Calcio femminile, le donne pagate come gli uomini: storico accordo in Australia

Le calciatrici professioniste dell'Australia hanno ottenuto un aumento di stipendio che le vedrà ricevere lo stesso salario minimo dei colleghi maschi.
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Un passo importante, un accordo storico. E’ così che viene definita la svolta, proprio nel giorno dell’inaugurazione del Mondiale femminile, che partirà oggi con la prima giornata.

Nel frattempo, una prima battaglia è stata vinta nella rincorsa a colmare il così detto ‘gender gap’, vale a dire la differenza salariale fra uomini e donne presente anche nel mondo dello sport e del calcio in particolare. Le calciatrici professioniste dell’Australia hanno ottenuto un aumento di stipendio che le vedrà ricevere lo stesso salario minimo dei colleghi maschi. E’ una vittoria storica per l’uguaglianza di genere. In base a un nuovo accordo collettivo reso noto alla vigilia dei Mondiali di Calcio femminile in Francia, la paga annuale base per le giocatrici della W-League è aumentata del 33% a $ 16.344 dollari australiani. L’Australia si conferma campione per l’uguaglianza nell’arena dello sport, visto che anche le atlete del cricket hanno ottenuto migliori accordi salariali negli ultimi anni. La Federcalcio australiana ha salutato questa decisione come “un risultato che garantisce il principio dell’equità di genere dello stesso salario minimo per lo stesso lavoro“.

L’accordo significa che le giocatrici di entrambi i campionati “riceveranno la stessa tariffa oraria di retribuzione minima“, ha spiegato Greg O’Rourke, presidente della Lega FFA. Fino a due anni fa molte giocatrici della W-League erano considerate dilettanti e ricevevano solo rimborsi spese, ma tutto è cambiato nel 2017 quando hanno iniziato ad ottenere migliori condizioni di lavoro. L’Australia non è l’unica nazione che sta lottando pressioni per migliori condizioni salariali per le calciatrici donne, negli Stati Uniti le giocatrici della nazionale hanno avviato una vertenza contro la Federazione per denunciare una presunta discriminazione di genere da parte della United States Soccer Federation.