Il 23 agosto 2000 l’Inter visse una delle pagine più buie della propria storia. Si giocava il preliminare di ritorno di Champions League. Avversari gli svedesi dell’Helsingborg. Andata 1-0 per gli scandinavi, ma la squadra di Marcello Lippi poteva contare sul fattore campo e sulla spinta di San Siro, oltre che su una qualità tecnica nettamente superiore. La traversa di Seedorf e il palo di Robbie Keane furono i primi segnali nefasti. A completare l’opera fu il “Cino” Alvaro Recoba. Allo scadere viene concesso un calcio di rigore per un tocco di mano di un difensore svedese. Dal dischetto va Recoba per portare la gara ai supplementari. Ma il fantasista nerazzurro si fa ipnotizzare dal portiere Andersson. L’Inter retrocederà in Coppa Uefa, dove verrà eliminata agli ottavi dall’Alaves. Non andrà meglio in Coppa Italia (quarti) e in campionato (5° posto). Poche settimane dopo la figuraccia con gli svedesi, Lippi verrà esonerato. Recoba continuerà, invece, a dividere i tifosi nerazzurri per altri 5 anni tra chi tutt’oggi lo ama e chi lo odia. L’Helsingborg, a sua volta, farà poca strada, chiudendo mestamente all’ultimo posto del girone con Bayern Monaco, Psg e Rosenborg. Gli svedesi, stavolta sotto forma di Nazionale, saranno (loro malgrado) protagonisti di un’altra debacle, la più pesante di sempre 18 anni dopo.
Accadde Oggi, 23 agosto 2000: l’incubo dell’Inter con l’Helsingborg nel preliminare di Champions
Si rinnova il classico appuntamento con la nostra rubrica "Accadde oggi". Giornata triste per i tifosi nerazzurri, ricorre una clamorosa sconfitta
