Milan, Piatek non aver paura di indossare la numero 9: il consiglio di Pippo Inzaghi

Filippo Inzaghi, ex centravanti del Milan ed attuale allenatore del Benevento, ha detto la sua sulla crisi del gol di Krzysztof Piątek
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“Piatek non aver paura di indossare la numero 9”. Musica di Francesco De Gregori, testo di Filippo Inzaghi, liberamente ispirato a “La leva calcistica della classe ’68” del cantautore romano. Arrivano le parole del più grande numero 9 del Milan degli ultimi 20 anni ad esorcizzare il polacco. Krzysztof Piątek ha passato un’estate a digiuno. Forse ha preso troppo sul serio la fatidica prova costume. Eppure si era rivelato al pubblico italiano come un cannibale, pronto ad azzannare qualunque pallone gli capitasse nei paraggi. Ventidue gol in Serie A, trenta totali contando anche la Coppa Italia tra Genoa e Milan. Numeri assurdi per un attaccante alla prima stagione fuori dalla Polonia.

E poi all’improvviso è arrivata lei. La numero 9. Quella maglia che aveva bruciato Pato, Matri, Fernando Torres, Destro, Luiz Adriano, Lapadula, André Silva, Higuain. Un’ecatombe. Tutte vittime di Pippo Inzaghi. La prova del 9 non è stata superata. Sembrava una formalità per Piątek e invece…

“La Gazzetta dello Sport” ha intervistato proprio colui che sembra aver provocato la strage: Pippo Inzaghi.

«Chiariamo che la maledizione non esiste, Piatek tornerà presto a segnare. Senza credere alla scaramanzia ma contando solo sulla sua grande forza. Non scherziamo, l’eredità non c’entra nulla. Cosa avrei dovuto dire io? Prima di me l’hanno indossata fuoriclasse del calibro di Van Basten e Weah».

E’ Piatek l’uomo giusto per sfatare la maledizione, pardon, il tabù.

«Credo che la cosa che ci accomuna maggiormente sia il fiuto del gol, ma lui ha le sue caratteristiche e sono sicuro che con le sue doti tornerà presto a segnare. E poi è un attaccante che mi piace: ha spirito e voglia di combattere».

Inzaghi ha detto che farà visita a Milanello per consegnare la “sua” numero 9 al polacco per spezzare l’incantesimo.

«Giuro che era una semplice battuta, tengo al Milan e tengo ai centravanti, visto che lo sono stato anche io e so quanto si soffre a non segnare. Siamo alla seconda giornata, c’è un campionato intero davanti, Piatek segnerà presto e tanto. Lo dico e lo spero per lui, perché si prenda le soddisfazioni che merita, e per il Milan che è giusto abbia un centravanti che sia garanzia di tanti gol».