Champions League, Grimoldi (Lega): “La Uefa revochi la finale ad Istanbul”, la risposta di Uva

Paolo Grimoldi, deputato della Lega e componente della Commissione Esteri della Camera, ha parlato riguardo la finale di Champions League a Istanbul

CalcioWeb

E’ già tra le tendenze di Twitter con l’hastag #NoFinaleChampionsaIstanbul. Ora anche la politica si mobilita per impedire che l’atto conclusivo della coppa europea di quest’anno si disputi in terra turca. Queste le parole di Paolo Grimoldi, deputato della Lega e componente della Commissione Esteri della Camera: “La Turchia, ormai chiaramente fuori da ogni dialogo con l’Europa, fuori da ogni nostra logica, da ogni nostro valore, non può fare parte della nostra Europa, politica e commerciale, ma nemmeno di quella sportiva. Per cui, in attesa che la Ue approvi delle sanzioni contro Ankara, ora si muova anche la Uefa, l’organismo europeo del calcio professionistico revocando la finale di Champions League assegnata a Istanbul il prossimo 30 maggio. Un evento prestigioso, mediatico, con ricadute economiche, commerciali e turistiche che la Turchia non merita di avere”. 

“Si revochi questa assegnazione – aggiunge – e si trasferisca la finale ad un’altra città europea dove i nostri valori di rispetto della vita umana, della pace, della sovranità degli Stati, dei diritti umani, delle libertà di pensiero e parola, vengono rispettati e non calpestati con i carri armati”. 

“E’ ovvio che tutte le cose vanno viste e discusse dentro l’Esecutivo, revocare una finale è un atto forte e penso che adesso non siamo nelle condizioni di poterne parlare e discutere. Col Comitato esecutivo e il presidente Ceferin valuteremo insieme le situazioni ma mi sembra prematuro parlare di sanzioni a questo livello”. Per Michele Uva, vicepresidente Uefa, la richiesta di togliere la finale di Champions del prossimo 30 maggio a Istanbul non è un tema attuale.

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