Roberto De Zerbi ha commentato con soddisfazione ai microfoni di DAZN il pareggio per 2-2 ottenuto dal suo Sassuolo a Torino contro la Juventus: “Ci voleva coraggio e qua ancora di più, se non hai quello sei morto ancora prima di iniziare a giocare – ha detto il tecnico dei neroverdi -. La mia squadra ha giocatori bravi, che sanno giocare e hanno bisogno del gioco. Poi c’è la mia idea. Dovevamo fare così, a costo anche di pagarla sulla nostra pelle perché il loro gol nasce su una palla persa in costruzione. Non puoi trarre vantaggio dall’uscire sempre o quasi sempre. Cercavamo di passare per il centro del campo per poi uscire, perché se esci direttamente le mezzali ti saltano addosso. Oggi ci aspettavamo Matuidi, che è ancora più violento nella pressione. In quel modo abbiamo consentito al terzino il tempo necessario per fare la giocata. L’avevamo studiata in questo modo”.
Quindi un commento sull’esordio tra i pali di Stefano Turati: “Il ragazzo è matto, quindi ero tranquillo. L’ho esortato a far uscire la sua pazzia. Ieri l’ho chiamato nella hall dell’hotel e gli ho detto ‘goditela, se non dormi stanotte stai tranquillo che è normale, ma non viverla con troppa ansia’. Tante volte mi è capitato di non gustarmi il fatto di giocare grandi partite, tra vent’anni avrebbe avuto il rimorso di non essersi goduto una grande giornata”. Turati che ha regalato la maglia ai tifosi: “E’ giusto così, i tifosi il viaggio non l’hanno fatto con grande convinzione di fare punti, è stata una ricompensa anche per loro”.