Benatia a 360°: “ho chiamato i miei ex compagni colpiti da Coronavirus”, poi indicazioni sul futuro di Pjanic

Benatia si racconta a 360°, l'ex difensore della Juventus parla dell'emergenza Coronavirus. Poi si sbilancia anche sul futuro dell'amico Pjanic

CalcioWeb

Continuano a circolare voci sul futuro del centrocampista Pjanic, il bosniaco è finito nel mirino del Psg. Il centrocampista è un grande amico del difensore Benatia, l’ex bianconero ha affrontato anche altri argomenti in un’intervista a ‘TuttoSport’.

IL CORONAVIRUS “Sono disperato davanti alla tv nel vedere le immagini dell’Italia, che per me resta una seconda casa, e dalla Francia, dove vivono i miei genitori e le mie sorelle. Sono preoccupato: è una crisi sanitaria mai vista prima. Si è chiuso il mondo e, per gente come noi senza più partite, è come smettere di vivere: non ci si rendeva conto di quanto fossimo fortunati. Ho parlato con Guidolin, con Landucci, il vice di Allegri, con Fabris, il team manager della Juve. Ho cercato di capire che cosa stesse succedendo: mi descrivono una situazione molto difficile, in cui manca il lavoro e la gente non ha soldi per mangiare. Mi fa male, è assurdo: noi cerchiamo di aiutare da lontano”. 

MATUIDI E DYBALA “Ho sentito sia Dybala, sia Rugani, sia Matuidi, tutti contagiati: sono come fratelli perché insieme abbiamo vinto tante battaglie. Li seguo, loro sanno. Sarò sempre legato alla Juve, un grande club che sa creare questo clima familiare. Mi hanno detto che stanno meglio, ma ho avuto paura per loro: quando il virus colpisce una persona a cui sei legato ti fa più impressione. Dybala è sereno: lo ammiro tanto, e non parlo del calciatore che è un top player, ma del ragazzo, educato e sempre positivo. Matuidi ancora positivo e in quarantena? Ho saputo e non capisco come sia possibile: mi ha detto che non sta male”. 

SUL FUTURO DI PJANIC “Prima dell’Inter Mira sentiva di non essere al massimo, ma vogliamo vedere quante partite ha disputato? E’ tra i bianconeri con più presenze, non si tira mai indietro. Si è anche adattato a un nuovo modulo tattico, visto che con Sarri la Juve ha giocato spesso col trequartista dietro alle due punte. E’ vero che a ogni mercato ha la possibilità di andare via: c’è il PSG interessato a lui, prima ancora lo ha cercato il Real ma, alla fine, lui ha prolungato con il club bianconero. Ha prevalso il suo amore per la Juve, dove sente la fiducia: nello spogliatoio è uno dei senatori, sa farsi ascoltare e rispettare. Poi, lo sappiamo, le situazioni possono cambiare, il club può decidere di cederlo. Ma se dipende dal giocatore, resta a Torino: a me non ha mai detto di voler cambiare aria, anzi. Con la Juve ha cambiato mentalità, adesso gioca per vincere, sempre”. 

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