Napoli-Roma 3-0: Dzeko fa di tutto per un cartellino e Gattuso organizza la sagra del maiale

Si è concluso l'atteso anticipo della 30ª giornata di Serie A. Il Napoli strapazza la Roma. Gattuso organizza una grigliata per tutti a bordo campo
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E’ un Napoli travolgente. La sconfitta di Bergamo, evidentemente, ha giovato agli uomini di Gattuso. In campo c’è una squadra sola. Per la Roma è poco più di una scampagnata, in stile Pasquetta. Il Napoli, messo a digiuno da Gattuso dopo l’abbuffata in stile calabrese per le festività, si mangia letteralmente gli avversari. Giallorossi che ci mettono anche del loro. Dzeko, diffidato, chiede all’arbitro di essere ammonito. E si mette di impegno. Dopo un paio di falli ignorati dal direttore di gara, passa all’attacco: “Arbitro cornuto!”. E Rocchi, che pazienza ne ha ma non è un santo, tira fuori il cartellino rosso. Interpellato all’intervallo, Dzeko ha dichiarato: “Avevo organizzato una gita fuori porta per la prossima settimana. Dopo mesi di quarantena mi ci voleva. Ma l’arbitro non voleva ammonirmi. Alla fine mi ha espulso. Meglio così, mi sa che mi farò qualche settimana di vacanza“. E la Roma crolla. Zielinski apre le marcature con un destro dal limite dell’area.

Fonseca prova a scuotere i suoi dal torpore nell’intervallo: “Ragazzi lo sapete che oggi il cane aveva le gare di Agility. Dobbiamo provare a fare da soli, altrimenti metto Kalinic“. I calciatori entrano in campo terrorizzati dalla minaccia dell’allenatore portoghese e sono impassibili di fronte ad un Napoli che va a mille. Un quarto d’ora per chiudere la gara. Ci pensano Milik, con un colpo di testa, e Mertens, appena entrato al posto di Callejon. La Roma non c’è più. Il magazziniere Tommaso Starace, schierato in difesa per l’occasione, respinge alla grande i pochi attacchi giallorossi. Gattuso, archiviata la pratica, ripensa alla grigliata di Pasquetta ed ha nostalgia. E allora si improvvisa. E’ proprio il caso di dire tutto fumo, tanto arrosto, ispirandosi liberamente ad un noto proverbio. Il tecnico calabrese tira fuori il barbecue e dietro la panchina si accende la brace. Dal campo inizia a sentirsi un’odorino stuzzicante. Le salsicce e le costate sono quasi cotte e i calciatori ci fanno un pensierino. E non si può che anticipare la fine della partita. Gattuso, prendendo spunto da una nota pubblicità di carne in scatola, inizia a gridare per fare accorrere la gente: “Se cerchi la carne e la cerchi suina la scelta migliore è qui in panchina”. Dagli spalti arrivano i tifosi con i panini e via alla sagra del maiale. La gente si accalca e Gattuso per tenerli buoni fa lo spiritoso: “Calmi, la griglia è mia, non sapete quanto mi è costata!”. L’arbitro fischia tre volte, al 75′. E si finisce così. A tarallucci e vino. Anzi, a salsicce e costate.



Questo racconto non corrisponde assolutamente alla realtà. E’ frutto della fantasia della nostra redazione. L’idea nasce per cercare di ‘alleggerire’ la mente dei lettori, nelle ultime settimane riempita soltanto da notizie negative. Noi di solito amiamo raccontare ciò che succede in campo e tutto ciò che lo circonda, e per questo vogliamo provare a farlo anche in un momento del genere. Con leggerezza e un po’ di ironia, provando a strappare qualche sorriso. Speriamo che l’iniziativa possa essere apprezzata da chi ci legge.