Un lavoro un pò bizzarro. Il sociologo Sven Lewandowski passa le sue giornate a studiare filmati porno amatoriali e viene pure pagato. Nel dettaglio, prima analizza i video e poi intervista i soggetti, l’obiettivo è quello di esaminare e capire come si formano le abitudini sessuali degli esseri umani. Ma come riesce a trovare il materiale? Lancia appelli all’università, pubblica post su siti di incontri, lascia volantini nei sexy shop.
“È davvero difficile esprimere a parole ciò che il corpo fa durante il sesso“, spiega Lewandowski a Vice.com. “La ricerca sul campo, in realtà, non sa nulla sull’interazione sessuale. I video erotici amatoriali sono del buon materiale per farsi un’idea, perché descrivono la realtà e mostrano la sessualità in un ambiente privato. Non ha senso mettere le persone nel proprio laboratorio e dire loro: “Adesso fate sesso”. Credo che la nostra sessualità sia inconscia come qualsiasi altra pratica fisica. Quando si gioca a calcio, ognuno ha un certo stile nel maneggiare la palla. Penso che nel sesso sia simile: anche quando una coppia vuol fare un gioco di ruolo, i video mostrano alla fine la loro normale sessualità”.
Ma qual è stata la scoperta più eccitante fatta dal team fino a questo momento? “La diversità della sessualità. Desideri differenti, pratiche differenti, approcci differenti. La cosa più interessante sono le microinterazioni. Il flusso di cose che normalmente non si noterebbero, ma che sono cruciali affinché l’interazione sessuale funzioni”.