“Cairo pensa solo ai soldi. Dybala contro di me non toccherebbe palla”: Pasquale Bruno non le manda a dire

L'ex difensore del Torino Pasquale Bruno ci è andato giù pesante in un'intervista. Non risparmiati Cairo, Dybala, Cristiano Ronaldo e Roberto Baggio

CalcioWeb

Tifoso della Juve da bambino, cuore Toro da adulto. Pasquale Bruno infiamma il Derby della Mole. L’ex difensore, intervistato da ‘Repubblica’ ha detto la sua sulla prossima attesissima sfida, lanciando attacchi nemmeno velati a Cairo: “La Juve vincerà lo scudetto perché ha due squadre, con Higuain e Douglas Costa in panchina. Il Toro ha speranze nel derby? Chiedetelo al padrone, non a me. Io sono un tifoso granata di quelli scoglionati, cioè la grande maggioranza. Abbiamo un padrone che pensa solo ai soldi, invece il Toro è passione”.

Poi se la prende con i giocatori di oggi, di tutt’altra pasta rispetto a quelli che ha affrontato lui: “Nessuno era da Toro più di me, senza offesa. Da ragazzino tifavo Juve. Noi eravamo migliori senza dubbio, da ogni punto di vista: umano e tecnico. Io affrontavo Maradona o van Basten, Careca o Giordano. Oggi esistono due fuoriclasse, Messi e Ronaldo, il resto è roba appena normale. Quando sento dire che Dybala sarebbe un grande campione, sorrido perché è solo un buon giocatore. Contro Vierchowod o Pasquale Bruno, modestamente, non avrebbe toccato palla. Il gol contro il Genoa? Molto bello, per carità, e anche quello di Ronaldo: ma i difensori dov’erano? Pure Cristiano, contro i marcatori degli anni 80, avrebbe faticato. I calciatori di oggi sono dei fighetti che postano foto davanti a un piatto di cozze, i social hanno rovinato tutto. Ma avete visto Cristiano Ronaldo vestito in quel modo? Che pagliacciata. Oggi con qualche selfie diventi personaggio, noi ci facevamo il mazzo. I calciatori sono diventati fighetti anche in campo. Ai miei tempi per gli attaccanti era peggio, a noi difensori veniva concesso molto. Una volta Ramon Diaz andò dall’arbitro e gli gridò: ‘Bruno mi ha staccato la pelle!’. Era vero, infatti fui ammonito. Per un giallo non bastava mica una spintarella, le punte non cadevano mai”.

Infine Pasquale Bruno ribadisce il concetto: “Io mi tengo i calciatori della mia epoca, persino Roberto Baggio, addirittura lui. Tra noi c’era odio vero. Una volta venimmo espulsi insieme, in Juve-Fiorentina al Comunale, lui venne a cercarmi negli spogliatoi. Con altri nemici ho poi scherzato, van Basten, Casiraghi, con Baggio mai. Eppure, in confronto a molti giocatori di adesso era un leone. Oggi io non avrei bisogno di picchiare, sarei ammonito poco ed espulso mai. Giocherei d’anticipo. Non perderei certo il sonno contro Icardi, Belotti o Immobile. Vuoi mettere, Maradona? Non scherziamo, ragazzi”.

Condividi