E’ allarme bianconero. Un’altra sconfitta per la Juventus che rischia di escludersi dalla corsa scudetto già dalla prima parte della stagione. L’inizio di campionato è stato quasi drammatico, il ritorno in panchina di Allegri non ha portato gli effetti sperati. In tre partite i bianconeri hanno conquistato appena un punto e con un calendario anche alla portata. La sfida più difficile è stata quella contro il Napoli, contro due squadre in lotta per la salvezza (Udinese e Empoli) è stato conquistato solo un punto. Il distacco dalla vetta della classifica è già di 8 punti, le prossime tre-quattro partite saranno fondamentali per non rischiare di crollare in graduatoria. Il prossimo impegno sarà in Champions League contro il Malmoe, al rientro in campo un’altra sfida da brividi contro il Milan.
Le colpe non sono dei singoli

Sul banco degli imputati sono finiti anche i singoli calciatori. Il portiere Szczesny si è dimostrato ancora una volta insicuro. Dopo i gravissimi errori nel match d’esordio, il polacco ha condizionato anche la partita contro il Napoli, l’errore in occasione del pareggio di Politano è evidente. Il secondo gol della squadra di Spalletti è stato causato da una giocata incomprensibile di Kean che ha rischiato l’autogol con un colpo di testa e per il difensore Koulibaly è stato un gioco da ragazzi realizzare il gol del successo. Sono finiti nel mirino anche i vari De Sciglio, Rabiot, Ramsey o Bernardeschi. I problemi della Juventus sono invece dall’alto. La dirigenza nelle ultime stagioni non ha operato bene, la gestione dal punto di vista economico e tecnico è stata sbagliata. La situazione del club non è facile, ma i motivi principali non sono scaturiti solo dalla pandemia ma anche e soprattutto da scelte di gestione e sul mercato. L’ultima scelta azzeccata è stata la decisione di acquistare Cristiano Ronaldo. E Federico Chiesa. Poi una serie di disastri: dai continui cambi di allenatore (perché non è continuato il progetto iniziato con Sarri?), dai cambi dirigenziali (perché non è continuato il matrimonio con Marotta?), all’acquisto di calciatori non all’altezza. L’ultima ciliegina sulla torta? L’addio di Cristiano Ronaldo, ma soprattutto la decisione (o l’impossibilità) di non sostituire il portoghese. E’ arrivato solo Kean. Il risultato? Il portoghese apre con una doppietta con lo United, Kean rischia l’autogol che provoca il 2-1 del Napoli. Ma sarebbe ingiusto criticare i calciatori, gli errori sono stati alla base.