E’ della Lazio il derby di Roma, sfida valida per la sesta giornata del campionato di Serie A. E’ stata una partita bellissima, intensa e con continui ribaltoni, le squadre hanno dimostrato di essere in grado di lottare per le zone altissime della classifica e, almeno, giocarsi la qualificazione in Champions League. L’avvio di gara è stato tutto di marca biancoceleste, la squadra di Maurizio Sarri si è trovata subito in doppio vantaggio con i gol messi a segno da Milinkovic-Savic e Pedro. La reazione della compagine di Mourinho è arrivata alla scadere del primo tempo con un colpo di testa di Ibanez. Nella ripresa il gol di Felipe Anderson, la rete che ha chiuso la gara è arrivata con Veretout su calcio di rigore, il forcing finale non ha portato i frutti per la squadra giallorossa.
Il Sarrismo
L’avvio di stagione della Lazio è stato con alti e bassi. Le prime partite sono state molto incoraggianti, la squadra ha giocato bene ma ha affrontato due squadre in lotta per la salvezza: Empoli e Spezia. La partita contro il Milan ha fatto emergere qualche problema di troppo, soprattutto la mancata reazione è stata preoccupante. La sconfitta in Europa League contro il Galatasaray e i pareggi contro Cagliari e Torino hanno lanciato nuovi campanelli d’allarme, in particolar modo la manovra non è stata convincente. La svolta della stagione è arrivata nel derby contro la Roma, è stato il primo antipasto di Sarrismo. In particolar modo i primi minuti hanno fatto emergere le qualità di una squadra in grado di essere devastante nello spazio aperto. I gol di Milinkovic-Savic e Pedro sono un marchio di fabbrica del gioco di Sarri. Così come il terzo gol di Felipe Anderson. La Lazio è stata costruita molto bene, sono arrivati calciatori funzionali per il gioco di Sarri, i colpi Pedro e Felipe Anderson hanno innalzato la qualità di un gruppo già forte. La squadra dovrà trovare continuità di prestazioni, i risultati saranno una conseguenza. Contro la Roma è andato in scena l’antipasto del Sarrismo, in attesa di primo, secondo e dolce. E i tifosi sono pronti a ‘leccarsi i baffi’.
