Un cerchietto fatto in bianco e in nero sul calendario di tutti i tifosi della Juventus. Oggi, lunedì 22 maggio, l’ultimo capitolo di una stagione parallela che oltre ai risultati del campo deve tenere conto, necessariamente, di quelli nelle aule di tribunale.
Calendarizzato nella giornata odierna, infatti, il pronunciamento della Corte federale d’appello in merito alla rimodulazione della penalizzazione relativa al caso Plusvalenze che ha coinvolto la Juventus. Riavvolgiamo il nastro.
Le tappe della vicenda
La prima inchiesta sul caso plusvalenze, si era chiusa il 27 maggio del 2022 con il proscioglimento di tutti i club coinvolti a iniziare dalla stessa Juventus per l’impossibilità di stabilire un reale parametro di valutazione economica per i calciatori.
Il 20 gennaio del 2023, alla luce degli ultimi sviluppi dell’inchiesta Prima di Torino, è arrivata la riapertura del caso con la richiesta di 9 punti di penalizzazione, tramutati in 15 dalla sentenza con annessa inibizione dei dirigenti (quelle ad Agnelli, Paratici, Cherubini e Arrivabene sono state confermate dal Collegio di Garanzia dello Sport).
Il 19 aprile scorso la revoca, in via temporanea, della penalizzazione in vista del nuovo pronunciamento della Corte federale d’appello sulla rimodulazione della pena.
L’udienza
L’udienza è iniziata alle 10:07 del mattino e si è svolta con le parti collegate da remoto. Dibattimento concluso poco prima delle 13:00 con i giudici della Corte riunitisi in camera di consiglio per definire la sentenza. Il primo a prendere la parola è stato il capo della Procura federale, Giuseppe Chinè, tornato a guidare l’accusa dopo l’assenza davanti al Collegio. Visto che la Federazione aveva scelto di non costituirsi parte civile, nel processo del 19 aprile il ruolo di Chinè era stato preso da Ugo Taucer, procuratore generale dello Sport.
La richiesta mossa da Chinè in data odierna è stata di 11 punti. Per la natura afflittiva della pena, il procuratore potrebbe essersi basato sull’attuale classifica, determinando una pena che possa escludere la Juventus dalla prossima Champions League o più in generale dalle coppe europee. Chiesti inoltre 8 mesi di inibizione (erano stati chiesti 12 l’ultima volta) per 7 ex dirigenti bianconeri.
Juventus penalizzata di 10 punti
In serata notificata la sentenza della Corte federale: 10 i punti di penalizzazione, uno in meno rispetto alle richieste dell’accusa. La Juventus scivola al 7° posto con 59 punti, ma con ancora possibilità di arrivare in Europa. Prosciolti i 7 dirigenti del club: Nedved, Garimberti, Grazioli Venier, Hughes, Marilungo, Roncaglio e Velano.
La nuova classifica di Serie A
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