“Di chi è la colpa?”: l’ammissione di De Ketelaere sul flop Milan

Charles De Ketelaere parla del suo periodo difficile al Milan e svela alcuni retroscena sull'anno passato in rossonero

CalcioWeb

Un anno fa, di questi tempi, i tifosi del Milan aspettavano con ansia le magie di Charles De Ketelaere, il colpo di un mercato estivo ‘di puntellamento’, che avrebbe dovuto aggiungere qualità e magie alla squadra Campione d’Italia. La tripletta alla Pergolettese nel precampionato e le prime gare fatte di tanta voglia e qualche giocata interessante, avevano illuso. La speranza, con il passare del tempo, delle bocciature, e delle prestazioni impalpabili è andata svanendo.

Charles De Ketelaere è diventato un flop nonostante il talento gli sia sempre stato riconosciuto. Trasferitosi all’Atalanta in estate, il calciatore belga ha iniziato con un gol e un assist nelle prime tre partite. Troppo presto per parlare di rinascita? Forse, ma già alla prima gara a Bergamo ha fatto meglio di quanto fatto nell’intera stagione passata in maglia rossonera.

“Anche colpa mia”

“La Gazzetta dello Sport” riporta un estratto dell’intervista del giovane talento belga nella quale si torna a parlare di Milan e di ‘colpe’.Quando arrivi in un posto nuovo c’è molto da fare. Adattarti al paese, al sistema di gioco, alla lingua. Ma naturalmente, se al Milan non ha funzionato, è stata anche in parte colpa mia: non è stata la stagione che mi aspettavo, ma non me ne pento. – ha ammesso CDK – Non sempre ho raggiunto un alto livello, e entrare a partita in corso come spesso mi è successo non ha aiutato. Non sono un tipo esplosivo, mi sento meglio quando sono in campo per un periodo di tempo più lungo e posso entrare davvero nel flusso di una gara. Le critiche hanno fatto il resto: non leggo sempre i giornali, cerco di isolarmi. Ma comunque le senti e non resti indifferente. Non aver mai segnato è stato un problema: la gente chiede gol e assist, non guarda soltanto alla prestazione“.

L’addio al Milan

De Ketelaere svela anche un retroscena sull’addio ai rossoneri: “se il Milan mi ha suggerito di andarmene? In parte sì. Ma anche io sapevo che avrei avuto poco spazio. Per tutta l’estate ci sono state trattative di mercato. Mi sono chiesto: aspetto la mia occasione, resto anche giocando un po’ meno? O vado in un’altra squadra per mettermi alla prova? La seconda ipotesi mi faceva sentire meglio. L’Atalanta ancora di più“.

La nuova sfida

Gasperini lo ha scelto per le sue qualità offensive, i tifosi dell’Atalanta sperano di aver pescato il nuovo Ilicic, Charles si è detto pronto per una nuova sfida: “voglio mettermi in mostra nel club. Non è che non volessi andare al Psv o in altre squadre, semplicemente volevo l’Atalanta. Qui sto giocando più alto, più vicino alla porta: in questo modo posso diventare di nuovo la migliore versione di me stesso. L’anno scorso invece ero un centrocampista offensivo. Al Milan ho imparato molto, tatticamente ho maggiore esperienza. In assoluto so di essere diventato un giocatore migliore“.

Condividi