‘Avanti Popolo’ 2.0: le nuove reazioni sul caso scommesse e la risposta a Corona

E' andata in scena una nuova puntata di 'Avanti Popolo' con riferimento allo scandalo scommesse nel calcio

CalcioWeb

E’ andata in scena un’altra puntata di ‘Avanti Popolo‘, la trasmissione su Rai3. Dopo l’intervista di Fabrizio Corona, altri ospiti hanno commentato la vicenda legata allo scandalo scommesse che ha colpito il mondo del calcio. In apertura Nunzia De Girolamo ha risposto all’ex ‘Re dei Paparazzi’: “noi non censuriamo nessuno”.

“Fabrizio Corona ci ha accusato di averlo censurato, citando del materiale che lui aveva fornito a questa trasmissione. Noi non abbiamo censurato nessuno e vi spiego perché. Quella che vedete alle mie spalle è l’immagine di un audio che Corona ci ha portato. Noi l’abbiamo ascoltato ma non è comprensibile, per questa ragione non è stato mandato in onda. Tra l’altro abbiamo ricevuto una diffida dalla persona che era al telefono con Corona e in questo caso c’è l’incolumità di un uomo e della sua famiglia.

Fabrizio Corona
Foto di Massimo Percossi / Ansa

Oggi è arrivata la notizia che il file della pennetta di Corona è stato acquisito dalla polizia e non vogliamo invadere le indagini in corso e di non rovinare la vita di chi ci fa una diffida. Poi c’è un altro video di Corona in cui ci sono due persone che palleggiano ma non l’abbiamo mandato perché non sappiamo dove è stato preso e chi sono gli autori, e abbiamo deciso di non mandarlo in onda. Noi siamo la Rai, facciamo servizio pubblico e non diffondiamo fake news”.

Poi l’intervento del ministro allo Sport, Andrea Abodi: “un tradimento di sentimenti, il calcio poggia sulla passione delle persone. Le persone normali mi hanno detto che si sentono tradite, non sanno se credere più nel calcio. I calciatori non possono scommettere sul calcio e sulle piattaforme illegali, doppio errore. Il calciatore se manca al patto delle responsabilità esce dal gioco. Zaniolo e Tonali fuori dalla Nazionale quindi? È un tema che deve emergere, vestire la maglia azzurra è anche una questione comportamentale”. 

Marco Tardelli: “è un dramma vedere queste cose. Intorno a questi ragazzi ci sono amici, genitori, allenatori, manager, come fanno a non vedere che qualcosa sta andando male? Vedono nei ragazzi delle banche, questo è tutto sbagliato”.

Poi Seedorf, in collegamento da Parigi: “non sono sorpreso, non è una novità, l’essere umano scommette. Io non ho mai fatto queste cose, non è il mio mondo, ma esiste la cultura delle scommesse. Serve una fase educativa per far capire ai ragazzi, già dalle scuole medie, cosa significa andare in galera e cosa succede se non si rispettano le regole”. 

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