Caso scommesse, quando Corona accusò Fagioli: “debiti shock e ludopatia”

Nicolò Fagioli accusato di scommesse su piattaforme illegali: il retroscena di Corona su gioco d'azzardo, ludopatia e debiti

CalcioWeb

Nuovi problemi in casa Juventus. Nicolò Fagioli, giovane centrocampista bianconero, è stato indagato dalla Procura di Torino per scommesse online su piattaforme illegali. La Federcalcio, nella figura del procuratore Giuseppe Chinè, ne era stata avvisata già a fine agosto scorso acquisendo i primi atti. Il calciatore rischia fino a 3 anni di squalifica. Fagioli è già stato interrogato dalla Procura Federale della FIGC e la Juventus è stata informata dell’accaduto.

Le accuse di Corona

Lo scorso agosto, a quanto sembra anche prima dell’intervento della Federcalcio, Fabrizio Corona aveva svelato dei dettagli clamorosi sul conto di Nicolò Fagioli che, se confermati, potrebbero ricollegarsi alla vicenda venuta fuori nelle ultime ore.

Nicolò Fagioli è un calciatore italiano, centrocampista della Juventus e futuro talento del calcio italiano, ha soltanto 22 anni ed è già una colonna portante della Juventus e della Nazionale – scriveva Corona sul suo canale Telegram -. A questa giovane età e con quella faccia così pulita, da bravo ragazzo, tutto pane e calcio, nasconde una clamorosa dipendenza. Quando ho saputo la notizia non ci credevo, perché di solito a pelle riesco a capire come sono fatte le persone, anche guardando semplici fotografie, video e immagini. La notizia, infatti, mi ha sconvolto. Lo scrivere a tutte le ragazze in direct su Instagram è una prassi comune del giovane calciatore medio senza arte né parte mentale, o cerebrale, ma avere una grave dipendenza dalle scommesse/gioco “ludopatia” specie a 20 anni è un problema a dir poco clamoroso“.

I debiti

E non è finita qui. Secondo le rivelazioni di Corona, Fagioli avrebbe in carico un debito piuttosto pesante: “il ragazzo è diventato un calciatore professionista da poco, quindi i suoi guadagni non raggiungono cifre così alte, eppure mi hanno raccontato in maniera assolutamente credibile, che sia già sotto di oltre 1 milione di euro di debito per gioco d’azzardo“.

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