Così Simone Inzaghi ha cambiato la mentalità dell’Inter

Tutti i meriti di Simone Inzaghi: adesso i nerazzurri sono una macchina (quasi) perfetta

CalcioWeb

Adesso l’Inter è quasi una macchina perfetta. Dopo la finale di Champions League della scorsa stagione, la squadra si è trasformata anche in campionato ed è di diritto la favorita alla vittoria dello scudetto. Juventus permettendo.

Dopo l’addio di Antonio Conte, l’Inter ha accolto un nuovo allenatore, arrivato inizialmente con qualche perplessità: parliamo ovviamente di Simone Inzaghi. Le aspettative erano alte, ma pochi potevano immaginare quanto velocemente il tecnico ex Lazio avrebbe messo in atto il suo piano di gioco. “Ha allenato solo i biancocelesti”, commentavano con preoccupazione gli addetti ai lavori.

Le ultime prestazioni (ad esclusione della partita di Coppa Italia contro il Bologna) hanno dimostrato chiaramente il cambio di mentalità della squadra, portando un cambiamento significativo nella gestione della partita.

Simone Inzaghi
Foto di Christian Bruna / Ansa

Una squadra compatta e pressione costante

Una delle prime cose che saltano all’occhio della squadra di Inzaghi è la compattezza. I nerazzurri giocano con un’organizzazione difensiva a tratti impeccabile, senza lasciare grandi spazi agli avversari. Questo è stato particolarmente evidente anche nella vittoria contro il Lecce.

Inzaghi ha cambiato atteggiamento negli ultimi mesi, attuando una pressione alta con più intensità rispetto al passato che mette in costante difficoltà gli avversari fin dalla fase di costruzione. La squadra recupera, così, molti più palloni e si proietta in velocità per finalizzare l’azione.

Inzaghi è noto per il suo stile di gioco organizzato e, anche all’Inter, ha mantenuto questa filosofia. La squadra non rinuncia ad attaccare e cerca costantemente di creare opportunità d’attacco.

Nessuna traccia degli errori del passato

Uno degli aspetti più sorprendenti della trasformazione di Inzaghi è la crescita sotto l’aspetto mentale. La squadra sembra più concentrata, più sicura di sé e commette molti meno errori individuali. Un altro punto importante da sottolineare è il progresso individuale dei calciatori sotto la guida di Inzaghi. Calciatori chiave come Lautaro Martinez, Nicolo Barella e Calhanoglu sembrano aver raggiunto una nuova maturità tattica e hanno toccato il punto più alto in carriera. Adesso la società dovrà progettare al meglio il futuro e regalare valide alternative all’allenatore per puntare sempre al vertice.

Con Inzaghi al timone, l’Inter sembra pronta a competere per traguardi ambiziosi, e i tifosi possono guardare al futuro con ottimismo mentre il club dovrà blindarlo ulteriormente e costruire un progetto a lungo termine.

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