Eriksson shock, ha un cancro terminale: “ecco quanto mi resta da vivere”

Sven-Goran Eriksson rivela di aver avuto un ictus e di avere un cancro terminale: l'ex allenatore della Lazio ha meno di un anno di vita

CalcioWeb

La vittoria nel derby di Coppa Italia contro la Roma, che è valsa l’accesso in semifinale, la festa per i 124 anni di storia del club, la lenta ma costante risalita in campionato con vista sull’Europa. È un gran momento in casa Lazio. Eppure, i tifosi biancocelesti non possono gioire fino in fondo. Il motivo è una terribile notizia circolata nelle ultime ore: Sven-Goran Eriksson ha il cancro.

Sven-Goran Eriksson ha il cancro: l’annuncio

Notizia shock che coinvolge uno degli allenatori più amati della storia della Lazio, il protagonista del secondo scudetto e dei trionfi europei a cavallo del nuovo millennio. A parlarne è stato lo stesso Eriksson alla radio “P1”: “potrei avere meno di un anno di vita. Devo lottare il più a lungo possibile. Tutti capiscono che ho una malattia, tutti sanno che ho il cancro. Ma devo lottare finché posso“.

Eriksson ha aggiunto: “forse nella migliore delle ipotesi un anno di vita, nella peggiore delle ipotesi un po’ meno, o nella migliore delle ipotesi forse anche di più. Non posso esserne assolutamente sicuro. È meglio non pensarci“.

Nel febbraio 2023, Eriksson aveva lasciato l’incarico di direttore sportivo del Karlstad. Alle prime speculazioni sulle sue condizioni di salute hanno fatto seguito conferme dal diretto interessato. Eriksson ha avuto un collasso durante una corsa e ha scoperto di essere malato: un consulto medico ha rivelato che l’ex allenatore laziale ha avuto un ictus e il cancro.

Non sanno da quanto tempo ce l’ho – ha spiegato Eriksson – forse un mese o un anno. Ma ora devo lottare. Tutti immaginavano che fosse cancro e lo è. Ma devo combattere il più a lungo possibile. Posso ingannare il mio cervello. Vedere il lato positivo delle cose, non crogiolarmi nelle avversità, perché queste sono ovviamente le avversità più grandi, ma devo trarre qualcosa di buono da esse“.

Condividi