Rocchi e il presidente dell’Aia alzano la voce: “non accettiamo offese agli arbitri”

Situazione delicatissima in Serie A dopo le ultime decisioni arbitrali: i vertici alzano la voce dopo le ultime polemiche

CalcioWeb

Si avvicina la 20ª giornata del campionato di Serie A e un argomento caldissimo è quello delle decisioni arbitrali. Gli attacchi sono stati pesantissimi ed i vertici hanno deciso di prendere in mano la situazione. “Io e gli arbitri siamo persone perbene, se il problema sono io sono pronto a farmi da parte.

Qualche errore l’avevamo messo in preventivo e ci stiamo lavorando, ma dietro un errore non c’è mai altro, non ammettiamo mancanza rispetto”. E’ lo sfogo del designatore arbitrale Gianluca Rocchi durante l’incontro a Coverciano. “Non accettiamo mai più offese da tesserati come contro Orsato, oppure quanto accaduto nel tunnel di Salerno. Chiedo un comportamento diverso e alla giustizia sportiva di essere più dura”.

La reazione del presidente dell’Aia

“Non capisco tutti questi attacchi agli arbitri e chi li considera il problema del calcio, piuttosto certi atteggiamenti di tesserati in campo e fuori non vanno d’accordo con lo sport, comprese le minacce di morte via social a chi sbaglia un rigore. Siamo diventati tutti varisti”. Sono le dichiarazioni del presidente dell’Aia, Carlo Pacifici.

“Noi lavoriamo sull’uniformità. Noi continuiamo a lavorare a testa bassa senza farci travolgere dalle critiche. Di questa prima parte di campionato sono soddisfatto anche se possiamo fare di più e meglio. Ma veder strumentalizzato un cambio di assegnazione di un arbitro (Piccinini con Fabbri) gridando al complotto anche se dietro c’era un grosso problema familiare ci disturba molto. Siamo anche uomini prima che arbitri”.

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