La 24ª giornate del campionato di Serie A ha confermato la forza dell’Inter e soprattutto l’inconsistenza di Romelu Lukaku nelle partite di un certo spessore. La gara dell’Olimpico si è conclusa sul risultato di 2-4 con la squadra di Simone Inzaghi in grado di ribaltare il risultato di 2-1.
I nerazzurri passano in vantaggio con un colpo di testa di Acerbi, poi la squadra di De Rossi ribalta tutto prima con un colpo di testa di Mancini e poi con un gol rocambolesco di El Shaarawy. Nella ripresa l’Inter entra in campo con il ‘sangue agli occhi’ e ribalta tutto con Thuram, l’autogol di Angelino e il gol in contropiede di Bastoni. L’Inter si porta a + 7 sulla Juventus e la corsa scudetto è sempre più indirizzata.
AAA cercasi Lukaku nei big match
Nella sfida cruciale contro l’Inter, la sua ex squadra, Romelu Lukaku, attaccante della Roma, ha deluso ancora una volta. Il belga sembra destinato a essere eternamente una delusione quando si tratta di partite di rilievo.
La partita contro l’Inter era vista come un banco di prova per Lukaku, un’opportunità per dimostrare il suo valore contro la squadra con cui ha trascorso anni di successi e poi delusioni e critiche. Il belga è stato autore di una prestazione opaca: prima è stato protagonista in negativo in occasione del gol di Acerbi, poi ha sbagliato il gol del possibile pareggio.
Quando si tratta di partite contro le squadre di vertice, Lukaku sembra mancare di quella grinta e determinazione che lo contraddistingue in altre occasioni. La sua presenza in campo è stata quasi irrilevante, incapace di incidere sul gioco o creare opportunità significative per la sua squadra.
La sua abilità nel segnare gol è innegabile, ma il calcio richiede anche personalità nei momenti importanti della stagione e contro squadre forti. I grandi calciatori sono quelli capaci di alzare il proprio livello di gioco quando conta davvero, di essere protagonisti nelle partite chiave e di trascinare la propria squadra alla vittoria. Lukaku, al contrario, sembra scomparire quando la pressione è più alta.
La sua performance contro l’Inter è solo l’ultimo capitolo di una storia che si ripete troppo spesso. La sentenza è quasi definitiva: Lukaku non è un top player.