Le confessioni di Nagelsmann: “mio padre era un agente segreto e si suicidò quando avevo 20 anni”

Julian Nagelsmann si racconta: le confessioni del Ct della Nazionale tedesca sulla vita privata e sul padre

CalcioWeb

Julian Nagelsmann è uno degli allenatori giovani più apprezzanti (è un classe 1987) e nel curriculum può già vantare le esperienze sulle panchine di Lipsia, Bayern Monaco e Nazionale tedesca. Il 36enne si è confessato sulla sua vita privata e le dichiarazioni non sono passate inosservate.

Il giovane tecnico ha parlato di suo padre, raccontando che lavorava per l’agenzia di intelligence tedesca e che si è tolto la vita 16 anni fa. “Ripenso spesso a quel giorno”, le parole del tecnico in un’intervista alla rivista Der Spiegel. “È stato difficile. Mio padre non ha lasciato una lettera d’addio, non c’erano spiegazioni. Ma il modo in cui si è tolto la vita ha reso chiaro che la sua decisione era assolutamente chiara per lui. È una sensazione davvero brutta per la famiglia, ma mi ha aiutato a sapere che voleva assolutamente morire e che non era un grido di aiuto o un segnale. Penso di dover rispettare una decisione del genere”. 

Nagelsmann continua: “non gli era permesso parlare del suo lavoro. Questo era anche il motivo per cui spesso diceva che era troppo per lui. Non c’era condivisione delle preoccupazioni nel suo lavoro. Alla fine, questo metteva molta pressione su lui”, ha detto. Inoltre ha definitivo suo padre “coraggioso”.

Infine i dettagli sul dramma: “avevo poco più di vent’anni, all’improvviso ho dovuto occuparmi della famiglia, sistemare tutte le questioni. Cose quotidiane a cui non pensi davvero a quell’età. Ho dovuto prendere delle decisioni serie, anche per aiutare mia mamma, che all’improvviso si è ritrovata a vivere in una grande casa senza il suo compagno e con tutti i suoi ricordi”, ha concluso il tecnico.

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