Juventus, Nonge: “scusa a tutti”. Ma il vero colpevole è Allegri

Joseph Nonge Boende si scusa per il rigore procurato contro il Napoli, ma il vero responsabile non è il calciatore

CalcioWeb

Pesantissimo passo falso della Juventus nella 27ª giornata del campionato di Serie A contro il Napoli e anche il secondo posto è a rischio. Le ultime prestazioni della squadra di Massimiliano Allegri sono state da dimenticare e addirittura anche il quarto posto è tornato in pericolo (la Roma è in grandissima forma e il distacco è di 10 punti).

Già dalla prossima partita la Juventus potrebbe ritrovarsi terza in classifica (i bianconeri chiamati dalla gara difficile contro l’Atalanta, il Milan in casa contro l’Empoli). Una vittoria della squadra di Gasperini potrebbe rimettere tutto in gioco. La gara del ‘Maradona’ contro il Napoli si è conclusa sul risultato di 2-1 a favore della squadra di Calzona. I padroni di casa passano in vantaggio con un gol di Kvara, all’81’ il pareggio di Chiesa. Nel finale il gol del definitivo 2-1 su ingenuità di Nonge. Dal dischetto si è presentato Osimhen, poi Raspadori è stato bravo a ribattere in rete la parata di Szczesny.

Napoli Juventus
Foto di Cesare Abbate / Ansa

Le scuse di Nonge

Joseph Nonge Boende è stato considerato il responsabile della sconfitta della Juventus per il fallo commesso in area di rigore su Osimhen. “Ho commesso un errore, mi assumo tutta la responsabilità. Chiedo scusa ai compagni di squadra e ai tifosi. Grazie per il vostro supporto, è tempo di resettare e restare concentrati sul finale di stagione”, il messaggio del centrocampista.

Il colpevole è Massimiliano Allegri

Nonge non ha nulla fa rimproverarsi, semplicemente si è trovato nel posto sbagliato e nel momento sbagliato. Il vero responsabile è Massimiliano Allegri, autore dell’ennesima decisione senza senso. Il tecnico è stato spesso esaltato dagli addetti ai lavori per la gestione dei giovani, ma anche su questo aspetto abbiamo molto da ridire.

Il caso più eclatante è quello di Yildiz. Il merito di Allegri è stato quello di ‘lanciare’ il turco nel calcio che conta, il demerito quello di escluderlo troppo presto dall’11 base (nelle ultime gare ha giocato titolare solo contro il Verona). Il riferimento principale è alla panchina contro l’Empoli (la coppia d’attacco è stata affidata a Milik e Vlahovic, due calciatori con caratteristiche simili, e il polacco ha lasciato la squadra in 10 per oltre 75 minuti), da quel momento in poi è iniziato il declino della squadra e il turco ha trovato troppo poco spazio.

Il punto più basso di Allegri è stato raggiunto con l’inserimento di Nonge. Stiamo parlando di un calciatore giovanissimo (18 anni), con pochissima esperienza, in campo contro i campioni d’Italia in carica, in uno stadio caldissimo come il ‘Maradona’ e in un momento delicatissimo della partita. Il risultato è stato più che annunciato: rigore procurato, gol subito e sostituzione dopo 14 minuti dall’ingresso in campo. Imbarazzante. Per il calciatore? No, per il suo allenatore.

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