Lazio, Lotito dopo la contestazione: “bisogna cacciare i mercanti dal tempio…”, poi ‘gela’ Luis Alberto

Claudio Lotito sulla situazione in casa biancoceleste: dalla contestazione dei tifosi al caso Luis Alberto

CalcioWeb

Serata dai due volti in casa Lazio: da una parte la vittoria contro la Salernitana, dall’altra il caso Luis Alberto e la contestazione nei confronti del presidente Lotito: “bisognerebbe chiedere il perché a chi organizza queste cose. Secondo voi è una cosa normale o organizzata? Però adesso l’episodio assumerà dei contorni diversi, state tranquilli… Bisogna cacciare i mercanti dal tempio”. Sono le parole all’Adnkronos del presidente della Lazio, Claudio Lotito.

I mercanti sono le tifoserie? “Sono tutti quelli che si prestano a situazioni di questo tipo. Non so chi c’è dietro, o meglio qualche indizio ce l’ho, se ne occuperanno le forze dell’ordine. A me hanno fatto di tutto ma con me non passa nessuno, né consente a qualcuno di appropriarsi di roba che non è loro. Per 19 anni non ho preso un emolumento, spese al ristorante, macchina o telefono”, continua Lotito.

Sul futuro di Luis Alberto

“Probabilmente vuole andare via gratis. E invece no, ha un contratto di quattro anni, è un tesserato. Porti lui la squadra”, dichiara Lotito. “Lui ha preteso un rinnovo l’estate scorsa, è il secondo giocatore più pagato della Lazio, il contratto viene sottoscritto obtorto collo, lui chiede altro, non si presenta al ritiro, come ricorderete tutti. E ora se ne esce con questa cosa, all’improvviso e senza dir nulla alla società. Se vuole andare via deve trovare la squadra che se lo compri”.

“Siamo una società quotata in Borsa queste sono cose che determinano danni d’immagine ed economici. Lasciarlo andare a parametro zero da una società quotata significa depauperare il patrimonio e io mica sono matto, gli azionisti mi ammazzerebbero e avrebbero ragione”.

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