Agenzia governativa per controllare la Serie A: bilanci e iscrizioni nel mirino

Il Governo italiano starebbe pensando a un'agenzia governativa che possa controllare l'idoneità dei club all'iscrizione alla Serie A

CalcioWeb

Dal Governo una novità che fa storcere il naso al calcio italiano. È stata proposta l’idea di inserire, tramite un decreto legge, un’agenzia governativa per la vigilanza economica e finanziari sulle società sportive professionistiche finanziata (2.5 milioni l’anno) dagli stessi club.

Coni, FIGC e Lega Serie A discutono sul da farsi e sulla possibilità che tale novità possa mettere a rischio il principio di autonomia dello sport. L’Italia sarebbe la prima nazione in cui chi governa decide chi può essere ammesso a un campionato sportivo e chi no. In passato Fifa e Uefa hanno minacciato o addirittura escluso Paesi per l’interferenza del governo nello sport.

L’ennesimo terreno di scontro fra il calcio italiano e il governo dopo la cancellazione del Decreto Crescita che permetteva ai club di risparmiare sui calciatori provenienti dall’estero. Da via Rosellini, lo scorso febbraio, avevano addirittura chiesto più autonomia, in stile Premier League. La Lega Serie A aveva, inoltre, chiesto all’esecutivo guidato da Giorgia Meloni alcune agevolazioni fiscali sottolineando il ruolo sociale che il calcio ricopre in Italia, ma anche leggi più semplici per costruire stadi moderni e una percentuale sulle scommesse sportive. La risposta? Picche.

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