Corruzione: gip, ‘Signorini a servizio degli imprenditori per lusso e soldi’

CalcioWeb

Genova, 7 mag. (Adnkronos) – Ben 15.000 euro per il matrimonio della figlia, 22 soggiorni in hotel di lusso a Montecarlo con tanto di giocate al casinò e servizi extra. E’ il lungo l’elenco di benefit, per un totale di circa 100mila euro, che Paolo Emilio Signorini, ex presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale e attuale ad di Iren, avrebbe ricevuto; oltre alla promessa di un prestigioso incarico a Roma. Un elenco in cambio di favori, quando era a capo dell’authority portuale, agli imprenditori Aldo Spinelli e Mauro Vianello. E’ questa l’accusa che la procura di Genova sostiene nei suoi confronti e che il gip Paola Faggioni ha accolto mandandolo in carcere nell’inchiesta per corruzione che ha visto finire ai domiciliari il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti.
Signorini, per il giudice, potrebbe reiterare “altre condotte corruttive” vista la personalità “del tutto incurante dell’interesse pubblico e dei principi di imparzialità e buon andamento della pubblica funzione svolta, ‘messa a disposizione’ e ‘servizio’ di interessi di privati al fine di ottenere in cambio utilità personali (saldo delle spese per il matrimonio della figlia, soggiorni di lusso, promesse di incarichi lavorativi prestigiosi)”. Per il gip è “allarmante” la “sistematicità del meccanismo corruttivo, posto in essere in un ampio arco temporale e con due diversi imprenditori portuali, dimostrando una scarsa consapevolezza dell’importantissimo ruolo pubblicistico ricoperto”. Ha cessato la funzione di presidente dell’AdSP e ha assunto (dal 30 agosto 2023) la carica di amministratore delegato e direttore generale del gruppo Iren”, gruppo a partecipazione pubblica che opera nel campo dell’energia” e nella nuova veste “ha designato Mauro Vianello come proprio consulente in Iren, con il compito di curare i rapporti con il territorio e lo sviluppo dei progetti in Liguria, come corrispettivo ricompensa delle utilità ricevute”.
Non solo: non ha interrotto i rapporti con l’imprenditore Spinelli “con il quale sono proseguiti fino all’epoca attuale i soggiorni a Montecarlo”. Per il gip è “Particolarmente significativo è anche il comportamento tenuto da Signorini in occasione della dazione della somma di 15.000 per il saldo del catering per il matrimonio della figlia e la lunga discussione tenuta con Spinelli per trovare delle modalità per non far trasparire la provenienza del pagamento – nella consapevolezza della sua palese illiceità – e nel corso della quale i due indagati prendevano in considerazione la possibilità di concordare una falsa versione del regalo di nozze”, così come nonostante avesse intuito il pericolo di essere intercettato “abbia continuato a perseguire con assiduità le proprie finalità illecite”.

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