Serata di emozioni, lacrime e addii quella di Milan-Salernitana, ultimo ballo a San Siro per Giroud, Kjaer e Pioli, pilastri di un ciclo fin troppo sottovalutato. Questi gli addii più ‘pubblicizzati’. In realtà ci sarebbe anche quello di Mirante, titolare nell’ultima partita in rossonero giocata ieri e di Mattia Caldara. Siamo abbastanza sicuri che gran parte dei tifosi del Milan di quest’ultimo non ricordassero nemmeno la presenza in rosa.
Come dargli torto del resto. Acquistato nel 2018 per 37.7 milioni dopo un’ottima stagione all’Atalanta, nell’affaire Higuain-Bonucci, il Milan credeva di aver trovato il difensore, giovane e italiano, sul quale costruire il proprio futuro. Ma non è andata esattamente così.
Caldara, l’esordio al Milan 6 anni dopo
Dopo una presenza in Coppa Italia e una in Europa League datate 2018, di Mattia Caldara in rossonero non c’è stata più traccia. Un prestito all’Atalanta, uno al Venezia e uno allo Spezia. Qualche infortunio di troppo e la progressiva esclusione dal progetto Milan. Il tutto legato a un contratto lunghissimo che ne rendeva complicata la cessione.
Mattia Caldara ha giocato qualche partita con la primavera ma nessuna in Serie A con il Milan. Fino a ieri. Al 58′ minuto di Milan-Salernitana, Mattia Caldara ha fatto il suo, incredibile, esordio in Serie A con il Milan a 6 anni dall’acquisto. I suoi 32 minuti più recupero giocati, al costo di 37.7 milioni, fanno sì che al club sia costato circa 1 milione per ogni minuto giocato. Non proprio l’acquisto più azzeccato della storia rossonera.