Napoli, il regista del film-scudetto racconta Spalletti: “mi salvò dal licenziamento”

Luciano Spalletti è un osso duro anche da intervistare: il retroscena dal regista del film-scudetto

CalcioWeb

La stagione del Napoli è sempre più fallimentare e il paragone con la scorsa stagione di Luciano Spalletti è inevitabile. “Dopo la vittoria dello scudetto e l’approdo nella nazionale azzurra, Spalletti non voleva più fare l’intervista. Mi diceva: ‘Non sono importante, non sono più l’allenatore del Napoli, non serve…”. E’ quanto riferito da Andrea Bosello, classe ’75, nato in Friuli ma napoletano di adozione, produttore e regista del film ‘Sarò con te”, dedicato alla conquista del tricolore.

”Ogni settimana –dice Bosello all’Adnkronos -tornavo da Spalletti pensando che fosse solo ritrosia e continuava a dire ‘no’, finchè un giorno lo misi nell’angolo e gli dissi: ‘Luciano senza di te io il film non lo faccio, non avrebbe senso. Quindi, o facciamo questa intervista, o sarai responsabile del mio licenziamento!”.

I retroscena su Spalletti

Finalmente il faccia a faccia è arrivato: ”Dopo qualche giorno ci siamo incontrati nella sua tenuta sulle colline toscane e abbiamo trascorso tre giorni insieme. E’ stata una intervista molto bella, vera, che ho inserito nel film integralmente, senza censure. Come al solito, lui ha dato tutto se stesso e alla fine per ringraziarci ha anche regalato una cassa del vino di sua produzione a tutta la troupe”.

Boselli rivela alcuni particolari inediti della lunga ‘confessione di Luciano’: ”quando sono entrato nel suo ufficio la prima volta, mi dissero ‘se la porta è chiusa, allora non puoi entrare, se, invece, è aperta, sei il benvenuto’. Per fortuna era aperta, mi sono guardato attorno e ho notato che non c’erano finestre. La luce al neon rendeva tutto l’ambiente freddo, alle pareti erano appesi i cimeli raccolti nella lunga carriera. Il divanetto sembrava lì per accogliere gli ospiti e invece lui mi sorprende: ‘Qui è dove vivo io…’. Allora, in quel momento, dentro di me pensai ‘E’ fatta! Abbiamo il protagonista!”.

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