San Siro, la decisione del Tar sul ricorso del Comune contro il vincolo culturale: cosa succede ora

La situazione sullo stadio San Siro: il Tar ha respinto il ricorso del Comune contro il vincolo culturale

CalcioWeb

Continuano ad arrivare importanti aggiornamenti sul futuro dello Stadio San Siro. Il Tar Lombardia ha confermato l’esistenza di un vincolo culturale sull’impianto e i giudici hanno dichiarato “inammissibile il ricorso presentato dal Comune di Milano per ottenere l’annullamento dei pareri positivi della Soprintendenza Archeologia Belle Arti per la Città Metropolitana di Milano, formulato il 26 luglio 2023, e della Commissione Regionale per il Patrimonio Culturale relativi all’esistenza dell'”interesse culturale”.

I pareri erano relativi all’esistenza dell’interesse culturale per il secondo anello e il ricorso riguardava anche la dichiarazione da parte della Soprintendenza che aveva qualificato la tribuna ovest dello stadio come “archivio esposto”.

Il parere del Tar

I giudici hanno spiegato che “il ricorso è in parte inammissibile per difetto di interesse e in parte per difetto di giurisdizione”. Nel primo caso il Comune non poteva presentare ricorso contro quello che è ‘solo’ “un esame anticipato dell’interesse culturale, nella consapevolezza che il secondo anello non ha ancora raggiunto il requisito di vetustà previsto dalla legge”.

La Soprintendenza e il Segretariato Regionale hanno espresso un parere “facoltativo”, rimandando a una “futura verifica” ed esprimendo “un orientamento preventivo sulla base di un’istruttoria del tutto limitata di natura documentale”.

Nel caso del difetto di giurisdizione, invece, il riferimento è al tema dell’archivio esposto nella tribuna ovest per le targhe ed epigrafi “che documentano i successi nazionali e internazionali di Inter e Milan”. A occuparsene, dice il Tar, deve essere il giudice ordinario e non quello amministrativo “perché la controversia attiene alla titolarità dell’archivio” che secondo il Comune è dell’Inter e del Milan e secondo la Soprintendenza e il Segretariato è pubblico.

Cosa succede ora

Questo parere della sovrintendenza che il Comune avrebbe voluto impugnare “é appunto solo un parere che fa riferimento ad una futura verifica dal 2025 quando il secondo anello sarà vincolato”, spiega all’Ansa l’avvocato Veronica Dini, che assiste i cittadini del coordinamento che ha indetto il referendum per salvaguardare lo stadio. “Questa procedura può essere fatta solo dopo 70 anni, perché prima il vincolo non c’è quindi questa è solo una indicazione preventiva della soprintendenza, come cortesia e su richiesta del Comune”, conclude.

“Ora l’unica strada reale che rimane è la ristrutturazione del Meazza, come noi chiediamo da anni. A parte le fanfaluche di San Donato e di Rozzano. Grazie alla lotta nostra e dei cittadini”. Lo dichiara Carlo Monguzzi, consigliere comunale dei Verdi.

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