Spagna-Francia, prima semifinale di Euro 2024, ha il sapore di una finale anticipata. La squadra iberica arriva all’appuntamento dopo un cammino stellare, fatto di vittorie convincenti e tanti gol segnati, caratteristiche che le valgono l’etichetta di favorita del torneo. Etichetta persa dalla Francia, favorita alla vigilia della competizione, ma che ha faticato parecchio tanto nei gironi quanto alle fasi eliminatorie.
La Spagna, bella e impossibile: l’attacco ruba la scena ma funziona anche la difesa
La Spagna è la Nazionale che ha convinto maggiormente a Euro 2024, nonchè la miglior big del torneo. La ‘Roja’ ha dominato il proprio girone battendo Croazia, Italia e Albania senza subire gol, ha liquidato 4-1 la Georgia e ha eliminato 2-1 ai supplementari la Germania padrona di casa. Yamal e compagni hanno il miglior attacco della competizione con 11 gol fatti da 8 calciatori diversi: Olmo e Ruiz gli unici a quota 2, 1 gol per Nico Williams, Carvajal, Merino, Morata, Rodri e Torres (c’è anche un autogol, quello di Calafiori contro l’Italia, ndr).
Per quanto riguarda la difesa, la Spagna subito appena 2 reti, una delle quali per autogol (Le Normad contro la Georgia), a riprova della solidità della squadra.
La Francia dei paradossi: attacco stellare ma senza gol, brilla la difesa
La Francia è la squadra dei paradossi. Con un tridente stellare composto da Mbappè, Kolo Muani e Dembelè, con Griezmann arretrato o in alternativa, con Barcola, Giroud e Thuram pronti a subentrare, i ‘Bleu’ non hanno segnato ancora un gol su azione. Il dato è clamoroso: la Francia ha superato il proprio girone come seconda grazie a un autogol contro l’Austria e un rigore contro la Polonia; successivamente ha eliminato il Belgio nuovamente con un autogol e ha superato il Portogallo solo ai rigori.
Se l’attacco risulta ‘spuntato’, è la difesa, invece, a brillare. Maignan ha tolto, più volte, le castagne dal fuoco per tutto l’arco del torneo, superandosi in particolar modo contro il Portogallo. Saliba e Upamecano si sono dimostrati molto solidi, protetti da un centrocampo molto fisico che conta sulla corsa di Kantè e l’interdizione di Tchouameni (contro i lusitani anche quella di Camavinga in sostituzione di Rabiot squalificato).
Appena 1 gol subito, su calcio di rigore contro la Polonia, per i ‘galletti’ che fin qui hanno sacrificato spettacolarità e gioco offensivo per un maggiore pragmatismo e una difesa più blindata.