Ferrante mette a nudo il Torino: “Cairo, mercato e Zapata”, frasi durissime!

Marco Ferrante, ex bomber del Torino, critica la sua ex squadra: dalla gestione Cairo al mercato, tutte le note dolenti

CalcioWeb

L’Europa è sfuggita di nuovo, Juric ha salutato con qualche frecciatina all’ambiente, Buongiorno è stato sacrificato in un mercato estivo che sembra più vicino al ridimensionamento che al miglioramento. Il Torino 2024-2025 non convince i tifosi. Sicuramente non convince Marco Ferrante.

L’ex bomber granata, intervistato da “Tuttosport”, ha speso parole dure sulle prospettive che riguardano la stagione del Torino. Bene Duvan Zapata capitano ma, secondo Ferrante, non basteranno solo i suoi gol: “ha fatto sempre gol nella sua vita e continuerà a farne: lui è la certezza del Toro, è un leader assoluto e con lui la doppia cifra è sicura pure quest’anno. Normale che Vanoli abbia scelto di dare la fascia al colombiano. Certo, non si può pensare di vivere solo grazie ai gol di Zapata e penso che ai granata manchi esattamente questo“.

Una prima stilettata che riguarda le ambizioni del Torino “chiariamo un concetto: i miei trascorsi al Toro riguardano un periodo in cui non avevamo stabilità societaria e questo pesa enormemente. – spiega Ferrante – A Cairo bisogna riconoscere questo: cascasse il mondo, oggi i granata in Serie B non ci vanno, nemmeno se disputano un brutto campionato. Il club è solido, non ha problemi e va avanti praticamente col pilota automatico. Ma i tifosi si chiedono sempre la stessa cosa: perché Atalanta, Fiorentina e Bologna, per esempio, riescono a fare risultati che per il Toro sono sempre impossibili? L’ambizione manca ancora, mi pare innegabile“.

Ferrante non è convinto anche del calciomercato del Torino: “basti pensare alla cessione di Buongiorno: se una società decide di costruire una squadra ogni anno più forte, aggiunge dei tasselli e non li vende. Il Toro non costruisce, ma sostituisce. Non vedo programmazione, vedo invece un pensiero rivolto alla giornata, ragionamenti stagione per stagione. Se guardo la rosa di oggi dico: ma se Zapata si becca un raffreddore, come fa il Toro a vincere una partita? Chi fa gol? Chi salta l’uomo? Chi toglie le castagne dal fuoco? I problemi sono sempre i soliti“.

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