La Fiorentina continua a navigare in acque agitate. La sconfitta al Penzo contro un Venezia in forma ha acuito le preoccupazioni in casa viola, e le parole del dirigente Giorgio Perinetti a Radio FirenzeViola durante la trasmissione “Chi Si Compra?” non fanno che gettare ulteriore benzina sul fuoco.
L’analisi di Perinetti sulla situazione dei toscani è lucida e impietosa: “L’impressione è che la Fiorentina non sia riuscita a reagire al contraccolpo causato dall’eliminazione in semifinale col Betis“. Un’eliminazione che, evidentemente, ha lasciato scorie profonde nel morale e nella prestazione della squadra. Nonostante il segnale forte lanciato dalla società con il rinnovo del contratto a mister Raffaele Palladino prima della sfida europea, in campo non si è vista la reazione sperata. “Questa forza dimostrata fuori dal campo non si è vista ieri. La Fiorentina vista a Venezia ha fatto il minimo sindacale, non so per quali motivi oltre alle diverse assenze. Il Venezia è una squadra in salute e si è meritato la vittoria“, ha aggiunto Perinetti, sottolineando la prestazione sottotono dei viola.
Ma a tenere banco a Firenze è soprattutto il tema del recente rinnovo di Palladino. Perinetti non nasconde le sue perplessità: “Non so se l’abbia voluto solo Commisso, sarebbe qualcosa di strano, come se il braccio destro facesse una cosa e il sinistro un’altra. Questo lascia aperti i dibattiti, io non mi sento di escludere niente in questo momento“.
Le prossime due partite contro Bologna e Udinese diventano cruciali per il futuro di Palladino e per le sorti della Fiorentina. “Se i risultati non arrivassero nemmeno contro Bologna e Udinese le riflessioni saranno ancor più approfondite. Cambio di guida tecnica? Ripeto, non mi sento di escludere nulla“, ha concluso Perinetti, lasciando intendere che in caso di ulteriori passi falsi, la società potrebbe seriamente valutare un cambio di rotta.