Dall’infanzia al successo, la storia di Lionel Messi tutta in un film in programmazione nei cinema
Una cena tra amici per ripercorrere gli attimi più significativi del calciatore più forte del mondo. Una cena per raccontare tutti gli aneddoti e le curiosità di Lionel Messi. Questo è il fil che in questi giorni esce nei cinema: Messi raccontato attraverso le parole di chi l’ha conosciuto meglio. Alex de la lglesia e MEDIAPRO hanno messo insieme un progetto unico e speciale riassunto in un film dal titolo “Messi, storia di un campione”.
Ci sono proprio tutti, gli amici di infanzia , le insegnanti, il primo allenatore e i compagni di squadra. Tutti, compresi campioni del calibro di leggende del calcio come Menotti, Maradona, Valdano e Cruyff, che raccontano quello che si cela dietro il grande campione che la Pulce è. Dal suo esordio quasi per caso con i Newll’s Old Boys alla sua innata dote nell’addomesticare il pallone. I suoi gol trascina squadra e la cura per la crescita. Le difficoltà delle spese mediche e il contratto con il Barcellona (tra dubbi e volgia di affermarsi) che gli cambia la vita. Il suo legame con la nonna alla quale dedica ogni suo gol. All’incontro con Antonella che diventerà la sua prima fidanzata nonché sua moglie. La sua timidezza, la sua forza, la sua caparbietà. Il suo modo di vivere. La sua semplicità, la sua modestia. Il confronto con Maradona, troppo esuberante per lui. Quello con Ronaldo, troppo spesso sotto i riflettori per accostarglisi. I 4 palloni d’oro vinti e la finale di Champions League conquistata a Roma con Guardiola suo mentore. Ma anche le critiche per la Nazionale.
Immagini cinematografiche che si mescolano a scorci di vita vera. Palleggi tra pulcini che diventano punizioni mozzafiato. Iniezioni per la somministrazione dell’ormone della crescita che diventano l’intesa vincente con Ronaldinho ed Eto’o prima, con Xavi e Iniesta poi. Un campione che è leggenda, un campione che è quel bambino che, di fronte al medico che gli diagnosticava il blocco della crescita, ha fatto una sola, vitale domanda: potrò giocare ancora a calcio?
