Gigi Di Biagio in esclusiva al “Sabato della Ds”

CalcioWeb

”Io non sto facendo nessun favore a  Buffon. Buffon mi serve in campo, perché è un grande portiere. Poi se  non dovesse giocare mi servirà per quello che rappresenta fuori dal campo. I giocatori non sono tutti uguali. L’allenatore che dice che i giocatori sono tutti uguali non dice la verità. E Buffon non è uno come gli altri”. Così il commissario tecnico ad interim della  Nazionale di calcio, Gigi Di Biagio, nell’intervista esclusiva ad  Alessandro Antinelli per ”Il sabato della Ds”, in onda questa sera  alle 23.00 su Rai2.

Di Biagio parla anche di Balotelli e Verratti e del loro possibile futuro azzurro. Del primo dice: ”Ero a Nizza qualche giorni fa per
vederlo. Sta facendo tanti gol, sta facendo bene. Se lo convocherò? Vediamo. Per essere convocati non contano solo i gol: contano quelli, più le prestazioni e il comportamento. Lui è sotto la lente di ingrandimento. Lo stiamo seguendo”.

Su Verratti, invece, spiega: “E’ uno dei più forti del calcio italiano. Da lui ci si aspetta sempre qualcosa di più e per questo viene giudicato sempre in maniera molto seria. E’ un patrimonio del calcio italiano: va tutelato. Voi da fuori, noi da dentro dobbiamo assecondarlo e aiutarlo. Spero che da marzo riuscirò a farlo giocare bene. Anche in maniera diversa? Vedremo”.

E c’è spazio anche per un pensiero ai Mondiali mancati:  ”La mia missione è quella di ridare entusiasmo a un movimento, a una nazione che dopo quanto accaduto è ovvio sia depressa. Ho visto le lacrime dei calciatori, io so cosa significa. La mia storia è fatta anche di lacrime, so cosa significa. Capiremo a giugno cosa significa non andare al mondiale”.

Un’ultima battuta è per Juventus e Napoli: ”La Juventus- conclude Di Biagio – ha la capacità di arrivare fino in fondo in Champions League: col Tottenham è riuscita a restare in partita e a colpire nel momento  giusto. Il Napoli mi piace da morire. Per il calcio che fa, come gioca nell’insieme, i movimenti in campo. Non è possibile che una Nazionale  giochi come il Napoli, non c’è il tempo per fare quel tipo di  lavoro”.

(AdnKronos)

Condividi