Sampdoria-Genoa, il racconto di una giornata di follia: retroscena, scontri ed infiltrati

Inferno a Marassi, succede di tutto prima, durante e dopo il derby con il Genoa, presenti anche tifosi di Napoli e Spartak Varna

CalcioWeb

Tensione altissima in casa Sampdoria. La pesante sconfitta dei blucerchiati nel derby contro il Genoa ha lasciato pesanti ripercussioni. Prima, durante e dopo il match è successo di tutto, scontri tra tifosi, botta e risposta tra Montella ed Osti, lite tra Cassano e l’avvocato Romei ed il tecnico blucerchiato che ha pensato alle dimissioni immediate.  In più clima teso anche a Bogliasco, all’ingresso del centro sportivo stazionavano sei blindati tra Polizia e Carabinieri.  Nel frattempo emergono ulteriori dettagli sul match di domenica, nuovi incredibili retroscena. Secondo quanto riporta il Secolo XIX un gruppo di  tifosi del Napoli, in compagnia di quelli dello Spartak Varna si sono uniti agli ultras del Genoa.

Foto LaPresse - Valerio Andreani
Foto LaPresse – Valerio Andreani

I supporter hanno superato i controlli di Polizia e steward, l’ipotesi è che possano essere entrati al Ferraris con biglietti intestati ad altre persone. I primi scontri sono stati causati proprio dai tifosi del Napoli, poi l’intervento della Polizia, la situazione si placa ma è solo una tregua. Dopo il ko i tifosi blucerchiati aspettano i calciatori, inizia così la contestazione pesante.

Alle 18.15 i tifosi della Sampdoria colpiscono a via Del Piano, “hanno colpito quando il grosso della forza impiegata aveva finito il servizio”, dichiara Roberto Traverso del sindacato Siap, come riporta La Repubblica. Scoppia la guerriglia. Un tifoso della Sampdoria si dirige al monumento a “Spagna” ma viene subito pestato. I tifosi della Samp a questo punto reagiscono con una spedizione punitiva, un maresciallo resta ferito da un colpo di catena. Alle 21:30 si verifica un nuovo contatto, si conclude così una giornata da dimenticare.