Massimo Moratti, ex presidente dell’Inter, in una lunga intervista rilasciata a ‘Sportitalia’ è tornato a parlare di Calciopoli alimentando le polemiche con un inciso: «Calciopoli? La vicenda è stata chiarita dalla giustizia sportiva e non solo. Noi comunque non ci sentiamo affatto risarciti».
L’ex numero uno nerazzurro ha poi raccontato qualche aneddoto di calciomercato: «Sì, ci fu un momento in cui trattammo Messi ma sarebbe stato brutto toglierlo al Barcellona. Per Ronaldo fu una trattativa semplice: bisognava spendere dei soldi per la clausola, ma lui voleva Milano e questo fu un vantaggio. Era un sogno che si è realizzato rendendoci tutti felici».

«Vedemmo Leo in una partita dell’Under20 della Nazionale argentina e ne rimanemmo impressionati – ha proseguito Moratti – Ci fu un momento in cui trattammo il suo acquisto, ma era stato allevato dal Barcellona e sarebbe stato molto brutto fare un’operazione senza coinvolgere i blaugrana. Balotelli? Era un fenomeno, anche oggi potrebbe essere un super campione. Forse ha creduto troppo in se stesso».
Infine una battuta sul 5 maggio 2002: «I giocatori pensavano che sarebbe stato facile, poi subentrò la paura e approcciammo la gara nel modo sbagliato dal punto di vista caratteriale. La delusione fu superiore anche rispetto al derby in semifinale di Champions, dove comunque ci fu della sfortuna».