Focus Champions League – Squadra che sorprende non si cambia: pregi e difetti del “vecchio” Tottenham: Inter, prendi appunti

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La sosta per le Nazionali è arrivata forse nel momento peggiore per l’Inter. I nerazzurri, infatti, contro il Bologna hanno riscattato un inizio di campionato non troppo convincente vincendo la gara del Dall’Ara per 3-0. La squadra di Spalletti ha faticato e non poco a sbloccare il risultato ma rispetto alle prime uscite ha dimostrato più compattezza e la pazienza necessaria per passare in vantaggio. Al termine della sosta, comunque, si comincerà a fare sul serio e sarà quindi vietato sbagliare, soprattutto in Champions League.

Analizzato il Barcellona, l’avversario sulla carta più forte del girone, oggi ci concentreremo sul Tottenham. La squadra di Pochettino è un osso duro da affrontare e la Juventus ne sa qualcosa. Nella passata stagione, gli Spurs si sono posizionati terzi in Premier League consacrando il lavoro fatto nella società in questi anni, la quale ha allestito una rosa giovane e con giocatori dalle qualità importanti. Per questo motivo, in estate, il Tottenham ha fatto una scelta ben precisa sul mercato: nessuna entrata, nessuna uscita. Raggiunto l’obiettivo di trattenere tutti i big vedi Kane, Dele Alli e Eriksen. Quattro precedenti tra le due squadre, solo 2 sul palcoscenico più importante a livello europeo. Nel 2010/11, anno post-Triplete, l’Inter affrontò nella fase a gironi il Tottenham, vincendo per 4-3 a San Siro, per poi essere sconfitta per 3-1 nel vecchio White Hart Lane.

AFP/LaPresse

Punti di forza e punti deboli

Attaccare la profondità e sfruttare al massimo tutti gli spazi sono sicuramente due caratteristiche del gioco spumeggiante proposto dalla squadra di Pochettino. E il tecnico piemontese può contare su ottimi interpreti per attuare le sue idee. Il tridente Son/Lucas Moura, Eriksen e Dele Ali alle spalle di Kane è uno dei reparti offensivi più pericolosi di tutta la Premier e di recente a farne le spese è stato il Manchester United, sconfitto con un netto 3-0 ad Old Trafford.

L’inesperienza e il reparto difensivo, invece, possono essere considerati i punti deboli degli Spurs. La coppia centrale composta da Anderweild e Vertonghen, infatti, non fornisce molte garanzie e la diga a centrocampo Dembelé-Dier spesso fatica a contendere le folate offensive della squadra avversaria soprattutto se gli esterni alti non tornano per dare una mano. L’Inter dovrà quindi sfruttare gli spazi che la squadra di Pochettino concederà senza distrarsi in fase difensiva, come accaduto nelle prime due giornate di campionato.