“Tris”tiano Ronaldo, ci sei riuscito ancora: che analogie col passato, la Juve sogna…

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Tripletta in una gara di Champions. Sogno di tanti, obiettivo di qualcuno, normalità per lui. Sì, per Cristian Ronaldo segnare tre reti in una notte del genere è diventato quasi come uscire a mangiare una pizza con gli amici. Uno, due, tre, in successione, con freddezza, tranquillità, personalità. I campioni si vedono da qui, lo abbiamo detto ieri sera, e lui non sbaglia mai quando chiamato in causa.

Già, non è la prima volta. CR7, quando il gioco si fa duro, inizia ad esaltarsi. Di triplette ne ha segnate tante in questa competizione, la casella “uno” ai gol segnati di quest’anno sembrava un fatto strano. Ma le fasi finali lo incarnano “Re”, come sempre. Come nel 2016 e nel 2017. Wolfsburg prima vittima, situazione uguale a ieri. Il Real perde 2-0 in Germania, la rimonta lui con tre reti al ritorno. Rieccoci l’anno dopo, Bayern prima e Atletico poi. Notte infinita al Bernabeu con i tedeschi, con tanto di polemiche arbitrali. Lui si sveglia tardi, ma c’è. E c’è anche nel derby di Madrid in semifinale. Gara d’andata contro i colhoneros: 10′, 73′, 86′ Ronaldo. Finale ipotecata. Contro chi? Contro la Juve, che condanna alla sconfitta con una doppietta a Cardiff.

Presto per dirlo, le insidie sono tante e gli episodi fondamentali in queste gare. Ma le partite sopracitate hanno tutte un unico comun denominatore: l’immagine di CR7 che alza al cielo la Coppa dalle grandi orecchie. Analogie? Coincidenze? Ai tifosi juventini scaramantici meglio non dirle queste cose, ma sognare – per loro – non costa nulla…

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