Jordi Cruijff (figlio di Johan): “Questo Ajax sarebbe piaciuto a mio padre. Sulla Juve…”

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E’ il figlio di una delle figure, nel calcio, più ricordate e amate. Non solo per quello che ha fatto da calciatore ma anche per ciò che è riuscito a regalare dopo, e per l’impronta che tutt’oggi ha lasciato dopo qualche anno dalla sua morte. Lo sa bene Jordi Cruijff, figlio di Johan, bandiera dell’Ajax che domani affronterà la Juve in Champions. Lo ha intervistato la Gazzetta dello Sport.

Cosa c’è di mio padre – si legge – in questo Ajax? Una filosofia, di gioco e di vita, ormai nel Dna del club: la squadra di Ten Hag gioca il calcio che sarebbe piaciuto a lui; giovane, felice, audace, di attacco. Non è più una sorpresa neanche in Champions e, dopo aver eliminato il Real, non cambierà il suo modo di giocare neanche contro la Juve“.

Non credo che in Italia si pratichi un calcio cinico e pratico. Il calcio italiano non lo vedo più così, ora si segna e si gioca di più. Certo, c’è sempre una buona organizzazione difensiva, ma sanno anche costruire. Chiaro, se giochi bene hai più possibilità di vincere“.

Ronaldo come mio padre? Nel calcio ci sono tantissimi mortali e pochissimi immortali: posso dire, che come mio padre, anche Cristiano sarà ricordato per sempre. Lui assieme a Messi, senza bisogno di dire chi sia il più bravo: tanti hanno avuto un grande anno, solo loro ne hanno avuti 15 grandissimi. E per misurare la grandezza di Cristiano basta guardare al Real di adesso…

Cosa resta oggi di mio padre? Un’idea. Un’idea per la gente: rendere felici con la bellezza quelli che vengono a vederci. Lo chiamavano ‘pazzo’, poi hanno detto ‘genio’. La differenza è poca, credetemi“.

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