Intervenuto a Milano all’evento “La gestione dei leader”, l’ex allenatore della Juventus, Massimiliano Allegri, è tornato a parlare del suo futuro: “Starò fermo un anno perché devo riprendere in mano la mia vita privata, ritrovare dopo tanti anni gli affetti della famiglia e degli amici. Quest’anno mi servirà per ricaricarmi in vista del prossimo”.
Un pensiero sugli uomini chiave alla Juventus: “Leader si nasce – ha spiegato Allegri – e all’interno dello spogliatoio si riconoscono subito. C’è il leader tecnico, il leader caratteriale e quello silenzioso, come Pirlo. Sono loro che nei momenti di difficoltà sanno portare il messaggio giusto al resto della squadra, perché lo spogliatoio è un luogo sacro dove l’allenatore non entra, e dove proprio per questo c’è bisogno di un collegamento qual è il leader”.
Allegri spiega cos’è quello che lui stesso definisce “cazzeggio creativo“: “E’ fondamentale! Non puoi andare a cento all’ora tutto l’anno, serve staccare la spina e cazzeggiare con la famiglia o gli amici. Così si ritrova la lucidità per rituffarsi sul lavoro e farsi venire le idee giuste. Oltre a questo serve saper delegare, perché l’allenatore se vuole essere leader deve essere quello che interviene per cambiare le cose prendendo la decisione giusta, e lasciando ad altri il lavoro quotidiano”.
Infine, Allegri invita un suo ex giocatore a collaborare con lui in futuro: “Chi vorrei con me? Barzagli. E’ un ragazzo intelligente, che se si convince delle sue capacità può fare l’allenatore”.