Palermo, Pasquale Marino promette: “In A entro due anni, ma a Catania…”

Intervista de "La Gazzetta dello Sport" a Pasquale Marino, allenatore del Palermo. Il tecnico promette la Serie A entro due anni
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Intervista de “La Gazzetta dello Sport” a Pasquale Marino, allenatore del Palermo. Il tecnico è tornato nella sua Sicilia: “Pensiamo alle cose felici, un po’ di emozione ci sarà. I miei amici dicono che la lacrima non è nemmeno quotata. Come faccio a girare in bermuda e infradito nelle città dove alleno? Solo qui posso. Mia moglie mi rimprovera, ma qui ho una sensazione di libertà che nei posti dove lavoro non mi posso permettere”.

Nel 2005 per Pasquale Marino arriva il Catania: “Avevo una Ferrari ed ero neopatentato: avevo due anni per andare in A, ne è bastato uno. Da siciliano mi devo ripetere. Anche qui ho due anni di tempo”.

Una proprietà che ha puntato su di lui senza la certezza di potersi iscrivere, ma Marino risponde: “Avevo chiuso da pochi giorni il rapporto con lo Spezia. Mi ha cercato Lucchesi, mi ha chiesto di aspettare qualche giorno. Quando ci siamo visti mi ha rassicurato che tutto sarebbe stato sistemato. L’unico problema è stato parlare di giocatori: qualcuno era preoccupato per l’iscrizione, qualche occasione l’abbiamo persa, ma adesso non ci sono più dubbi”.

Sul divorzio con lo Spezia: “Mi avevano proposto il rinnovo, poi la società nel comunicato ha detto che ci sono state divergenze e a me va bene che si dica così: meglio lasciarci da buoni amici. E’ stata una bella esperienza, ringrazio tutti”.

Palermo è una piazza importante, Marino e la società costruiranno una rosa all’altezza: “Questa maglia pesa. Dobbiamo costruire la squadra pensando anche a quello, con giocatori di personalità. I dirigenti sono stati chiari: guardiamo il bilancio, non si può tenere o prendere giocatori che guadagnano tanto. Ma costruire a me piace. Ci servirà tempo, e se si sceglie bene avremo soddisfazioni. Parto dalla difesa a quattro, poi vediamo in base a chi arriva. L’unica certezza è la difesa, e per puntare in alto credo che quella base sia necessaria”.

Sulla Serie B che verrà, Marino aggiunge: “Aspettiamo il mercato, che vedrà protagonisti Empoli e Frosinone. Poi in campionato ci sarà la solita incertezza”. Torna il derby con il Trapani: “Tra Trapani e Marsala non corre buon sangue. Ho sfidato il Trapani da giocatore col Siracusa, in panchina diverse volte. E’ la gara che sento di più“.