Patrick Cutrone è rimasto nei cuori dei tifosi del Milan ed è entrato subito anche in quelli dei tifosi del Wolverhampton. La squadra inglese si prepara a sfidare il Torino nel playoff di Europa League. L’ex rossonero ha parlato a “La Gazzetta dello Sport”.
Il primo impatto?
«Ottimo. Sono stato accolto benissimo. Mi sono già sistemato, non mi piaceva vivere in albergo. Ho trovato una casa in cui in questi giorni ospito il mio migliore amico, Andrea».
Come va con l’inglese?
«Non male. Non parto da zero. Poi, chiaro, devo migliorare».
Una colonia portoghese al Wolves, che lingua si parla?
«L’inglese naturalmente».
Standing ovation al debutto.
«Mi ha fatto piacere e in qualche modo mi ha persino sorpreso. Sono appena arrivato, ma mi stanno trattando benissimo».
Doppia sfida al Torino.
«Sarà dura. Il Toro è forte. Ci sono diverse affinità tra noi e loro: tifoserie passionali, carattere, orgoglio, senso di appartenenza».
Una frecciatina ai club italiani.
«E’ sempre la solita storia: da noi vengono preferiti gli stranieri. Per i ventenni è dura, ma in ogni caso ci tengo a sottolineare una cosa: sarò sempre grato al Milan per quello che mi ha dato».
In Italia la Juventus è ancora sopra le altre?
«La Juve viene da otto scudetti di fila e ogni anno si muove sul mercato per diventare ancora più forte. Per le avversarie è sempre dura».
Le differenze tra la Premier e la Serie A.
«Quassù c’è un’etica del lavoro incredibile. L’impegno riguarda tutti e a tutti i livelli. La professionalità è fuori discussione, poi c’è il resto: la bellezza degli stadi, l’entusiasmo dei tifosi, la storia, il ritmo serrato delle partite, avversari di livello mondiale».
Cosa si aspetta Cutrone da questa esperienza?
«Ogni esperienza migliora gli esseri umani, ma non tutte le esperienze sono uguali. Avere la chance di giocare in Premier e non sfruttarla a dovere, sarebbe un errore imperdonabile. Come ho detto presentandomi ai tifosi, darò il meglio di me stesso per dimostrare che posso reggere con dignità questo palcoscenico. Il contesto è ottimo. L’allenatore è molto preparato. La squadra ha voglia di fare bene. E io voglio superare a pieni voti quest’esame».