Marcello Lippi a 360°: il battibecco Sarri-Conte, de Ligt, il Var e la Nazionale

Marcello Lippi parla del campionato italiano, le prime indicazioni dopo le prime tre giornata di campionato
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“E’ tutto molto presto, non per le punzecchiature e le polemiche…”. Ai microfoni di ‘Radio anch’io sport’ su Rai Radio 1, Marcello Lippi parla delle prime tre giornate del campionato di Serie A ed in particolar modo della Juventus. “Le lamentele di Sarri? Non credo debba ancora entrare in sintonia con l’ambiente, non vedo niente di particolare – ha detto l’attuale ct della Cina – Magari non si aspettava di trovarsi a gestire una rosa cosi’ numerosa, lui che a Napoli aveva i titolarissimi, ma non sono questi i grandi problemi. C’e’ fiducia e stima reciproca, cambiare metodologia di lavoro ha bisogno di mesi e che tutti i giocatori entrino in condizione. C’e’ pero’ voglia da parte di tutti di farlo. E poi non dimentichiamo che ci sono anche gli altri. La Juve arrivera’ a esprimere come sempre il massimo. Le sue rivali? Inter e Napoli, alla pari”.  De Ligt in difficoltà: “La Juve aveva fatto un programma di inserimento normale, poi si e’ fatto male Chiellini e si e’ dovuto inserire subito, non piano piano. In Italia si fa fatica, c’e’ meno serenita’, ma sul suo valore pero’ non ci sono dubbi”.

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“Nella Juve non ci sono mai stati ingressi trionfali, nemmeno per grandissimi campioni come Platini e Zidane, che dopo quattro mesi mi chiese che, se non ero soddisfatto, era pronto ad andare via, ed io gli dissi se era matto”. Dybala fa fatica a trovare spazio: “Evidentemente non e’ riuscito a convincerli delle sue grandi qualita’ e che puo’ essere determinante. Forse poteva andare all’estero, magari tra qualche mese iniziera’ a giocare con le sue qualita’ e ad essere impiegato con maggior frequenza. L’Italia sara’ all’altezza, ma se una nazione come l’Inghilterra, che l’anno scorso ha dominato, finisce il mercato 20 giorni prima di noi e inizia il campionato prima di noi, non lamentiamoci se sono piu’ in forma di noi. Saremo pero’ competitivi al momento giusto: anche se la Juve non e’ piaciuta, non vuol dire niente. Non dobbiamo gia’ pensare in negativo se abbiamo visto una Juve non bella per un’ora”. Su Conte: “Era un trascinatore anche in campo, sa dare unita’ e, con giocatori di livello, fa diventare una squadra grande”.

Sul Var: “Il Var? Ne penso molto bene, aiuta gli arbitri ad evitare degli errori. Per me, pero’, deve servire soltanto a stabilire se la palla e’ entrata o no o per qualcosa di importante. Bisogna ridurne gli interventi senno’ si fa confusione”. 

Sulla Nazionale: “Mancini ha cominciato la costruzione di una nuova squadra che fa ben sperare in un momento di grande difficolta’, chiamando giovani come Zaniolo che non erano ancora stati utilizzati in campionato e in Champions League”. “Lui ha dato un messaggio importante, poi si vedono squadre che impostano, non piu’ che si difendono soltanto e agiscono in contropiede, che quando e’ veloce e organizzato ha fatto la fortuna delle nostre squadre. Ci sono tanti giovani bravi in un periodo in cui mai ci sono stati cosi’ tanti stranieri in Italia: con il 41% di italiani, e’ molto difficile… Le mamme pero’ sono state molto brave venti anni fa: i nostri ragazzi sono tanti e quasi tutti giocano titolari in Serie A”.

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