Spesso i campionati minori regalano belle favole, altre volte storie di difficoltà economiche e non solo. Appartiene alla seconda categoria la situazione del Brindisi FC, squadra di Serie D. Il club pugliese ha prima pubblicato e poi rimosso un comunicato sul proprio sito ufficiale e sulla pagina Facebook della squadra: “Tutta la Squadra del Brindisi FC, unitariamente a staff tecnico, massaggiatore e magazziniere, dopo innumerevoli promesse non mantenute e reiterate prese in giro dalla Società del Brindisi FC, con appuntamenti programmati e puntualmente rinviati in questi mesi, – per ultimo quello in programma per la giornata odierna, venerdì 21 febbraio 2020, – comunica a gran voce di non essere nelle condizioni mentali adeguate per andare avanti e affrontare al meglio la delicata sfida di campionato contro il Nardò, in programma domenica 23 febbraio alle ore 15:00 presso lo stadio “Franco Fanuzzi” di Brindisi. Noi TUTTI attendiamo una risposta dalla suddetta Società entro e non oltre le prossime 24 ore, nella speranza di risolvere nel breve tempo possibile le seguenti problematiche: insufficienza di materiale, affitti e stipendi arretrati, impraticabilità di terapie e assenza di uno staff medico-sanitario. Non meritiamo questo comportamento. La Città di Brindisi e tifosi biancazzurri non meritano questo, non lo merita nessuno. Abbiamo preso questa decisione razionale, seppur difficile e sofferta, affinché qualcosa possa mutare in meglio, solo e solamente per il bene del Brindisi FC. Questo non è calcio. Non cerchiamo alibi ma ci diciamo stanchi di questo comportamento immaturo, irrispettoso e anti-sportivo da chi, invece, dovrebbe rassicurarci e sostenerci. Non ci sentiamo smarriti del tutto grazie ed unicamente all’impegno, al sostegno e alla presenza quotidiana del Direttore Generale Vincenzo Carbonella. Si ricorda soprattutto che dietro l’immagine del calciatore, dell’allenatore, dello staff tecnico, di ogni singolo componente e collaboratore del Brindisi FC e di qualsiasi lavoratore di ogni azienda o società sportiva, c’è sempre una persona con una famiglia, i propri bambini, i propri cari, i propri problemi, i propri valori”.
Calciatori, staff tecnico, massaggiatore e magazziniere
In seguito, come detto, il comunicato è stato rimosso. Le difficoltà del club continuano così come la minaccia di sciopero. I tifosi, però, non hanno smesso di sostenere la squadra. La curva sud del Brindisi “Michele Stasi” ha lanciato un appello su Facebook: “Dopo il comunicato stampa a firma di tutti giocatori e dello staff tecnico del Brindisi la curva sud “Michele Stasi” lancia un grido d’allarme al sindaco Riccardo Rossi e all’Assessore allo Sport Oreste Pinto chiedendo un intervento immediato, per le proprie competenze, per evitare che il calcio brindisino possa nuovamente scomparire . Anche il calcio è un patrimonio della città . Questa volta noi non ci stiamo: non vogliamo guardare inermi , fallire per l’ennesima volta i nostri colori . Dobbiamo evitare la scomparsa della nostra squadra ,per incomprensioni tra i soci . Dobbiamo salvare il Brindisi!“.
Comunicato stampa Curva Sud “Michele Stasi”
Poco più tardi è arrivato il comunicato ufficiale dell’altra parte in causa, la società, che ha licenziato l’addetto stampa: “La SSD Brindisi FC comunica l’allontanamento dell’addetto stampa Eligio Galeone, in quanto arbitrariamente, ha pubblicato un comunicato, sia sul sito, che sulla pagina Facebook della stessa, senza l’autorizzazione della società, compiendo gravi inadempienze. Per quanto sopra, i soci si riservano azione legale a tutela del buon nome della società. Allo stesso tempo, si diffidano i giocatori a trovare scuse inerenti la partita di domenica in quanto gli stessi sono stati regolarmente pagati come da elenco dei bonifici che sono a disposizione di chi volesse prenderne visione. All’appello mancano altri bonifici destinati ad altri 4, tesserati che così come da accordi si sarebbero dovuti effettuare prima della partita di domenica. Per quanto riguarda l’incontro tra i soci, previsto in data odierna, per il passaggio delle quote da parte del 45% alla V&V, non si è potuto più effettuare in quanto uno dei soci, per problemi personali, ha chiesto di spostarlo al sabato 22. Si è poi concordato per domenica 23 mattina”.