Il difensore dell’Inter Alessandro Bastoni si è raccontato a ‘La Gazzetta dello Sport’ tra passato, presente e, soprattutto, futuro. Inizia con una rivelazione: “Temevo di non essere all’altezza dell’Inter. Un onore far parte della lista Uefa dei 50 talenti da seguire. E un modo per ripagare i miei sacrifici. Ma ora le aspettative sono ancora più alte”. Poi un aneddoto su Conte: “Mi chiamò prima di arrivare in ritiro. Mi tenne al telefono 15 minuti, mi disse ‘Di cosa ti preoccupi? Se sei all’Inter c’è un motivo, presto lo scoprirai. Sei qui perché ti ho voluto io’. Ero spaventato, avevo paura di non essere all’altezza del grande salto. Poi ho capito che non importava il cognome. E che i compagni erano tutti come me, con le mie stesse forze e le mie stesse debolezze”.
Non si poteva non parlare di Coronavirus. Bastoni è cresciuto nelle giovanili dell’Atalanta e Bergamo è una delle città più colpite: “Ho tanti amici lì, sono fortunato, nessuno di loro è coinvolto direttamente. La mia e la nostra speranza, scendere in campo il prima possibile. Ma la priorità adesso è la salute di tutti. Non sono ossessionato, né ipocondriaco. Ma guai a sottovalutare il virus. E aggiungo: quando si tornerà a giocare, lo si faccia col pubblico. Senza la gente il nostro sport è perdente”. La quarantena di Bastoni: “Passo le giornate al telefono con Skriniar. E alla playstation con Esposito: giochiamo a “Fifa” insieme, io e lui le due punte. Chi è più forte? Nettamente io”. Non manca qualche svago, film e libri: “Dico ‘La vita è bella’ di Benigni e ‘Open’ di Agassi”.
Poi il futuro, tra Europeo e Inter: “Sarei sciocco a dire che non ci faccio un pensiero, impossibile non farlo. L’Italia è la maglia di tutti, non ci sono tifosi, è il sogno di chiunque. E anche il mio. Ma il prossimo traguardo è per l’Inter: tengo a questo club e voglio vincere qui. Se si torna a giocare, siamo ancora in corsa su diversi fronti per farlo già in questa stagione. Tra 10 anni mi vedo ancora all’Inter, con qualche trofeo in bacheca e magari capitano. Le mie figurine preferite erano quelle di Thiago Silva e Samuel, non sarebbe male diventare un mix tra loro due”.
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