Lazio-Fiorentina 3-2: Immobile dalla quarantena alla quarantina, Iachini beffato da…Pieraccioni

Si è giocato l'anticipo serale del sabato tra Lazio e Fiorentina, gara della ventottesima giornata di Serie A. Vittoria sofferta per i biancocelesti

CalcioWeb

La Lazio soffre ma torna a vincere. Dopo il pareggio di Bergamo dello scorso weekend, arrivano i tre punti interni contro un’ottima Viola, che vende cara la pelle (o meglio la carne visto che stiamo parlando di Fiorentina). Simone Inzaghi torna ad affidarsi a Lazzari sulla corsia di destra, dopo che a Bergamo aveva giocato Patric per garantire maggiore copertura difensiva e per qualche problema fisico dell’ex Spal. Visti i risultati (il gol di Gomez arrivato proprio dalla corsia dello spagnolo), il tecnico piacentino mischia le carte e in settimana martella lo staff medico per tornare a disporre dell’esterno (si dice sia bastato l’imperativo: “Lazzari, alzati e cammina!”). Ma a partire forte è la squadra di Iachini. Il ritorno in campo di Ribery fa subito paura alla Lazio. I difensori, terrorizzati dalla cicatrice, si scansano e al francese non pare vero di trovarsi solo davanti a Strakosha: un “Buh!” (stile ‘Emigratis’ ai tempi del Bayern Monaco) al portiere albanese e palla appoggiata comodamente in rete. La Lazio reagisce subito. Immobile fa quello che sa fare meglio, segnare. Il bomber campano fa 29 in campionato, che sommati ai 2 in Europa League e al centro in Coppa Italia, fanno 32 in stagione. Dopo la quarantena per il Coronavirus, Ciro punta la quarantina di gol.

Ripresa molto divertente. Lazzari, anziché camminare, corre e mette il pallone in area dove Milinkovic-Savic incorna alla perfezione per il sorpasso. Iachini va su tutte le furie e prova a mangiarsi il cappello, con scarsi risultati. Da quello stesso cappello tira fuori un coniglio, anzi un Cutrone. L’ex attaccante del Milan entra a 20 dalla fine e punisce una difesa laziale piazzata malissimo. Simone Inzaghi allora la butta sulla scaramanzia: “Andate a chiamare Caicedo. Felipe segna sempre nel finale”. Problemi per rintracciare il bomber dell’Ecuador, andato a farsi un giretto attorno all’Olimpico per evitare i contatti ravvicinati con i compagni durante il riscaldamento. Caicedo si precipita in campo e non tradisce. Ad aiutarlo ci pensa Ceccherini. Il difensore della Fiorentina si distrae cercando Pieraccioni (amico di una vita) tra i compagni di reparto, non sale in tempo e lascia in gioco Caicedo, che batte Dragowski e fa esplodere l’Olimpico. Esultanza particolare per i calciatori della Lazio che, visto il gol della ‘Pantera’, decidono di esultare rubando un’auto della Polizia presente a bordo campo.

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Questo racconto non corrisponde assolutamente alla realtà. E’ frutto della fantasia della nostra redazione. L’idea nasce per cercare di ‘alleggerire’ la mente dei lettori, nelle ultime settimane riempita soltanto da notizie negative. Noi di solito amiamo raccontare ciò che succede in campo e tutto ciò che lo circonda, e per questo vogliamo provare a farlo anche in un momento del genere. Con leggerezza e un po’ di ironia, provando a strappare qualche sorriso. Speriamo che l’iniziativa possa essere apprezzata da chi ci legge.

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