Andres Iniesta è uno dei centrocampisti più forti della storia del calcio, in particolar modo è stato una vera e propria bandiera del Barcellona. Adesso lo spagnolo si racconta e svela alcuni retroscena personali della sua vita, anche molto delicati. Uno riguarda il problema della depressione.
“Passavano i giorni ed io capivo che la mia situazione non stava migliorando – ha spiegato Iniesta in un documentario trasmesso da Rakuten tv – Non mi sentivo bene, non ero me stesso. Era tutto buio, vedevo tutto nero”. La situazione è diventata difficile dopo la morte di uno dei suoi migliori amici, il difensore dell’Espanyol Dani Jarque. “Quando ho appreso la notizia, è come se fossi stato colpito da un pugno molto potente che mi ha messo ko e che mi ha fatto cadere molto in basso”.
LE RIVELAZIONI DEL PADRE – “Quando tuo figlio di 25 anni viene a trovarti a mezzanotte e ti dice che vuole dormire con i suoi genitori, significa che qualcosa non va. Mi disse di non stare bene, gli chiesi cosa non andasse e lui mi rispose ‘non lo so, non mi sento bene’. Ad un certo punto, mi sono persino detto che sarebbe stato meglio se avesse smesso di giocare a calcio”.