In tanti, nei giorni scorsi, l’avevano definito il “Consiglio Federale della svolta”. Non sarà così. Le decisioni che avrebbero dovuto prendere i vertici del calcio, in realtà, verranno rimandate. Guarda un po’… Ma facciamo chiarezza. Domani, alle ore 12, si terrà il Consiglio Federale. Questi gli argomenti all’ordine del giorno: informativa del Segretario Generale; modifiche regolamentari; nomine di competenza; decreto Presidente Consiglio dei Ministri del 17 maggio 2020: provvedimenti conseguenti; circolare UEFA n. 24 del 24 aprile 2020: determinazioni in ordine alle modalità di conclusione dei campionati stagione sportiva 2019/2020; competizioni ufficiali professionistiche e dilettantistiche stagione sportiva 2019/2020: provvedimenti conseguenti; Licenze Nazionali stagione sportiva 2020/2021; termini tesseramento in ambito professionistico stagione sportiva 2020/2021; ratifica delibere di urgenza del Presidente Federale; varie ed eventuali.
Rientrano quindi, tra i temi più importanti, quelli legati al futuro del calcio italiano: dalla Serie A al dilettantismo. Andiamoli a vedere nel dettaglio.
Serie A – Con lo stop dell’attività sportiva fino al 14 giugno, le tante domande al protocollo del CTS, una ripresa degli allenamenti non univoca per tutte le squadre e una forte discrepanza nelle posizioni dei club, la ripartenza del torneo il 13 giugno potrebbe non essere possibile. E riprendere una settimana dopo, il 20, rischierebbe di compromettere la Coppa Italia, se si dovesse considerare conclusa la stagione tra fine luglio ed inizio agosto e giocando ogni tre giorni. Per questo, come già detto in altra pagina, è tornata a farsi largo l’ipotesi playoff. Potrebbe essere quindi quest’ultimo – quello degli spareggi – l’argomento principale tra la Federazione e i club di Serie A.
Serie B – Posizione “di mezzo” per la categoria “di mezzo”. Non c’è la piena volontà di ripartire come la si ha in A, ma neanche quella di chiuderla qui come si ha in C. Probabilmente però, vista l’intenzione della FIGC di portare a termine i campionati, la serie cadetta non verrà interrotta. Gravina vuole analizzare tutte le ipotesi sul piatto e valutare tutti gli aspetti possibili.
Serie C – Qui, rispetto alle due categorie di cui sopra, c’è una netta differenza: i club di Lega Pro sono tutti compatti verso la chiusura anticipata, con le decisioni già prese su promozioni e retrocessioni. La posizione della Lega è unita, così come evidente sembra l’impossibilità a far fede al protocollo del CTS. Anche in questo caso però, così come per la B, difficilmente domani la FIGC deciderà di chiudere anticipatamente il campionato. Soluzione di mezzo? Possibile. E cioè quella di far giocare almeno i playoff per decretare la quarta promossa. Le parole del presidente del Potenza Caiata, in tal senso, sembrano andare verso questa direzione.
Dilettanti – In questo caso la linea è abbastanza chiara: sospensione definitiva di tutti i campionati. Domani in Consiglio Federale dovrebbe arrivare l’ufficialità.