In casa Roma tiene banco il futuro del club, in particolar modo si sta lavorando per la cessione ad un altro proprietario, considerando i problemi dal punto di vista economico. Prima dell’emergenza Coronavirus il passaggio di proprietà era praticamente a un passo, con Friedkin pronto a firmare. Poi è saltato tutto.
“Il texano si è offerto di pagare a rate partendo con un finanziamento da 125 milioni alla firma – si legge sul Financial Times -. Successivamente avrebbe pagato altri 52 milioni in sei mesi e 85 milioni entro la fine dell’anno. Sempre entro questo periodo avrebbe anche coperto i 300 milioni di debiti e avrebbe coperto gli interessi di minoranza nel club con 13 milioni extra. L’intenzione di Friedkin era quella di riavvicinarsi a Pallotta per trattare nuovamente, ma non avrebbe messo più soldi sul tavolo”. Il no di Pallotta avrebbe stupito diverse persone all’interno della Roma.