Juventus, Morata colpito da Citomegalovirus: che cos’è e tutti i sintomi

L'attaccante della Juventus Morata è stato colpito da Citomegalovirus. Il rendimento in campo del bianconero è stato condizionato

CalcioWeb

Il Citomegalovirus è il problema che ha colpito l’attaccante della Juventus Alvaro Morata. Il rendimento del calciatore è stato condizionato nelle ultime partite e lo spagnolo non è riuscito a dare il contributo alla squadra, spera di recuperare la migliore condizione già nelle prossime partite. La stagione è infatti entrata nella fase decisiva, in particolar modo la squadra di Andrea Pirlo deve ribaltare la sconfitta in Champions League contro il Porto, mentre in campionato dovrà accorciare il distacco per tentare di tornare in corsa per lo scudetto. I bianconeri sperano di recuperare al cento per cento Alvaro Morata, sicuramente uno dei calciatori più forti della rosa.

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Il Citomegalovirus, il problema di Morata

Morata
Foto di Alessandro DI Marco / Ansa

Come dichiarato anche da Andrea Pirlo, l’attaccante Morata è anche svenuto al termine della partita di Champions League contro il Porto. Il calciatore ha infatti contratto il  Citomegalovirus: si tratta di una malattia che solitamente non presenta sintomi, nel caso dello Juventino ha creato problemi.

In un’intervista a ‘La Gazzetta dello Sport’, il professor Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università degli Studi di Milano, direttore sanitario dell’IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano e membro del Cts lombardo, ha spiegato la situazione: “si tratta di un virus molto diffuso, che nella maggior parte dei casi nei soggetti immunocompetenti non dà sintomi, ma che inquieta soprattutto nei casi di trasmissione verticale, da madre a figlio, attraverso la gravidanza. Normalmente non provoca alcunché e ha generalmente un decorso benigno. I sintomi si possono presentare, oltre che nel nascituro a rischio, nei pazienti immunocompromessi, come per esempio le persone sieropositive. In questi casi si possono avere infezioni a livello dell’occhio, come le corioretiniti, o a livello dell’esofago, o ancora del fegato come le epatiti, e nei casi peggiori encefaliti e polmoniti. Ma di solito queste manifestazioni si hanno in pazienti davvero immunocompromessi”. 

Il virus si trasmette da persona a persona tramite fluidi corporei come sangue, saliva, urine, lacrime, liquido seminale, secrezione vaginale e latte. “Proprio come nel caso del coronavirus Sars-CoV-2, sono molti gli adulti immunocompetenti positivi al virus ma che non presentano sintomi oppure presentano, come potrebbe essere il caso di Morata, sintomi più o meno variegati e non molto rilevanti. Accade un po’ ciò che accade con la mononucleosi, scatenata da un altro virus ma dal comportamento analogo. In un caso come quello di Morata escluderei forme pesanti. Per quanto riguarda la durata, potrebbe essere di alcune settimane, proprio come la mononucleosi”.

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