L’autogol della Roma: lo sponsor saudita è uno schiaffo a Expo 2030

La Roma presenta il nuovo sponsor di maglia, Riyadh Season: la decisione rischia di diventare un vero e proprio autogol

CalcioWeb

La Roma ha annunciato con grande orgoglio l’accordo di partnership biennale con Riyadh Season, si tratta del nuovo sponsor di maglia della prima squadra di calcio. L’intesa è stata trionfale per il club giallorosso, almeno sotto l’aspetto economico e del prestigio e prevede un contratto da 25 milioni di euro a stagione. La cifra è sicuramente importante ed in grado di portare ad un salto di qualità anche sotto l’aspetto societario e sportivo.

Si tratta di uno dei più importanti eventi mondiali e rappresenta un nuovo punto di riferimento per i festival di intrattenimento. Migliaia di visitatori di tutto il mondo vi si recano per assistere a concerti, eventi culturali, mostre e molto altro in luoghi iconici della capitale dell’Arabia Saudita. Niente da dire, dunque, sotto l’aspetto economico. Via la scritta S.p.q.r., simbolo di Roma, al suo posto “Riyadh Season”.

Riyadh Season
Foto sito ufficiale Roma

Il problema dell’Expo 2030

La decisione della Roma, però, rischia di diventare un autogol. A due mesi dalle votazioni per Expo 2030, Roma e Riad si contendono l’assegnazione e la squadra di calcio della Capitale italiana ha scelto di sostituire un simbolo della romanità per mettere al suo posto un marchio che sponsorizza proprio l’Arabia Saudita. Già dalla partita di oggi contro il Servette la squadra giallorossa indosserà lo sponsor saudita. Così la Roma sponsorizza l’Arabia Saudita a 2 mesi dal voto per Expo 2030.

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