Cori razzisti a Maignan: Infantino chiede una pesante punizione per l’Udinese

Gianni Infantino commenta sui social l'episodio riguardante i cori razzisti rivolti a Maignan: il numero 1 della Fifa spende parole dure

CalcioWeb

Il vergognoso episodio riguardante i cori razzisti rivolti a Maignan in Udinese-Milan ha fatto il giro del mondo. Il portiere rossonero è andato prima a protestare dall’arbitro per poi abbandonare il campo di sua spontanea iniziativa. Un gesto che ha fatto ben presto il giro dei social. Dopo diversi minuti passati nel tunnel dello stadio, Maignan è stato convinto dai compagni a rientrare. Tanti i messaggi di sostegno al calciatore e di condanna del gesto.

Cori razzisti a Maignan: il commento di Infantino

Infantino ha commento sui social l’accaduto chiedendo la sconfitta a tavolino per le squadre dei tifosi che si macchiano di episodi del genere: “gli eventi di sabato a Udine e Sheffield (dove Kasey Palmer del Coventry è stato vittima di alcuni cori razzisti, ndr) sono assolutamente ripugnanti e del tutto inaccettabili. Non c’è posto per il razzismo né per altre forme di discriminazione, nel calcio così come nella società. I giocatori interessati da quanto accaduto sabato hanno il mio pieno supporto. È necessario che TUTTE le parti interessate agiscano, a partire dall’istruzione nelle scuole, affinché le future generazioni comprendano che questo non è parte del calcio né della società.

Oltre alla procedura a tre fasi (sospensione della partita, seconda interruzione della partita, partita annullata), va comminata la sconfitta a tavolino per le squadre i cui tifosi si siano resi protagonisti di atti di natura razzista – provocando così l’annullamento della partita -, cosi come vanno attuati divieti di accesso agli stadi di tutto il mondo e portate avanti accuse penali nei confronti di chi compie atti razzisti. La Fifa e il mondo del calcio mostrano piena solidarietà alle vittime di razzismo e di ogni altra forma di discriminazione. Una volta per tutte: no al razzismo! No ad ogni forma di discriminazione!“.

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